Linea d'ombra - anno II - n. 8 - febbraio 1985

Chicago (/960). prestito i negativi. Più tardi ne facemmo anche un libro. Un altro importante capitolo della sua vita di fotografo è dedicato all'architettura. Qual è il rapporto fra lafotografia documentaristica o sociale e lefoto sulle forme architettoniche? C'era un doppio rapporto. Innanzi tutto i miei primi studi d'architettura erano in un certo senso documentaristici. Documentai una piccola comunità che viveva nell'isola di Martha's Vineyard e non mi limitai all'architettura, ma illustrai le loro attività sociali e religiose, benché al fondo l'ossatura del lavoro fosse legata all'architettura, e con ciò soddisfacesse una seconda e fondamentale mia esigenza, quella formale. Questi erano i due lati del mio interesse. Certo, fotografando gli edifici si mostrava che essi erano spesso vuoti, che si cercavano inquilini, ma senza trovarli: bastava fotografare le finestre, i dettagli dei cartelli che dicevano "Affittasi": il cartello diventava così l'elemento di documento sociale, mentre l'edificio stesso era l'elemento formale che lo conteneva. Più innanzi mi interessai ad altre regioni del paese: lavorai nella Bucks County, in Pennsylvania, vicino a Filadelfia. Era una sacca rurale, tagliata fuori dalla grande onda del progresso, perché non c'era ferrovia. Era una comunità agricola interessante, e l'architettura della zona era straordinaria, gli edifici erano costruiti in pietra arenaria. Gli edifici seguivano i corsi d'acqua; e c'erano dei canali. Consevavano tracce di influenze classiche, europee. Lavorai anche su altre comunità legate a dei gruppi confessionali e sulla loro architettura, specialmente sul dettaglio. Per esempio, le comunità quacchere presentavano segni distintivi assai caratteristici; anche i loro cimiteri erano tutti speciali. Fotografavo tutto, le tettoie dove mettevano cani e cavalli quando si recavano in chiesa, insomma tutte le strutture. Trassi gran piacere da questo tipo di lavoro. Naturalmente non si può fare lo studio architettonico di una comunità senza esprimere gli ideali e la vita di quella stessa comunità e quindi si fa anche del documentarismo sociale. li mio interesse per l'architettura si è mantenuto costante per anni e anni: ho sempre fotografato architettura 37

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