Linea d'ombra - anno II - n. 8 - febbraio 1985

prima vista, con il suo aspetto leggero (mussola, gorgiera, sorriso sbarazzino), non poteva che nuocere allo stile serio della battuta. A meno che fosse per accentuare il suo carattere ermetico ... Comunque sia, Claude giudica strana quella scelta, e piuttosto .malriuscita. Ne è prova evidente il fatto che il personaggio non si è mostrato all'altezza del compito. L'increscioso lapsus ha imbrogliato le carte: da puramente allusiva e segreta, l'osservazione, a causa della storpiatura, è diventata per tutti, tranne che per Claude, assolutamente incomprensibile. Rimpiango una volta di più di non potere citarlo con esattezza. Tuttavia credo di ricordare che a questo punto del suo commento il mio amico aveva inventato un curioso gioco di · parole, di cui adesso mi sfugge la sostanza. Non importa. Egli pensava che il processo onirico potesse essere questo: 1. Meditando giungo a questa osservazione: "È astratto come un Raymond Roussel". 2. Nella rappresentazione onirica la mia osservazione è affidata a una giovane donna che fa irruzione sul palcoscenico di un caffé-concerto (Claude precisava - e la precisazione è importante - che il caffé-concerto gli era apparso poco prima dell'irruzione della giovane donna ed era scomparso subito dopo). 3. Il personaggio storpia il nome proprio per ignoranza o per sbadataggine (ciò che non è per nulla sorprendente da parte sua - Claude mi faceva notare che il medesimo lapsus in bocca a J., ad esempio, sarebbe stato più deplorevole; ma lui non lo avrebbe fatto volontariamente?) 4. Rilevato l'errore, io rettifico: "Non Rousseau, Roussel". In questo modo il sogno non tradurrebbe più certi istinti profondi o nascosti dell'individuo, ma il movimento della ragione durante il sonno. Claude citava ancora, a sostegno della sua tesi, un breve estratto del settimo capitolo di Traum und Wesen, dove Karl-Emmanuel Straub riporta una rappresentazione onirica più o meno analoga. Confesso che non ricordo più la sostanza di quella citazione. Ma poco importa: l'essenziale era appunto lo schema dell'ipotesi che ho appena cercato di ritracciare - così come cercavo di ritracciarlo ieri sera, perduto in contemplazione davanti alla vetrina del libraio. Ipotesi proprio inverosimile, come si può vedere. È infinitamente più probabile che tra la folla dei personaggi di un sogno, alcuni appaiono effettivamente come i portavoce delle nostre opinioni, mentre altri rappresentino delle specie di simboli animati, di simboli in azione. Ma è lungi da me l'intenzione di sviluppare questo punto di vista: mentre il mio sguardo si spostava macchinalmente da un libro all'altro, io volevo conservare solo l'aspetto formale dell'idea del mio amico. Entrai dal libraio e gli chiesi·il volume di Roussel che era in vetrina. La mia frase lo sorprese visibilmente. Rifletté un attimo e poi, mentre stavo per dargli qualche altra precisazione, mi voltò le spalle, si chinò verso la vetrina, ne prese un libro e, tendendomi le Fantasticherie del passeggiatore solitario, mi disse amabilmente: - Vede, ciò ché più amo in Rousseau, è il s~~-senso del concreto. (traduzione di Roberto Rossi) C~pyrigh t Gallimard 1967. ,. . Autori e • • nuovi r0Inanz1 Garzanti ultimi usciti: Italo Calvino Cosmicomiche vecchie e nuove 320 pagine, 20.000 lire Gore Vidal Duluth Tutta l'America ' . ' 1n una c1tta 240 pagine, 18.000 lire ·sion Segre Amar Il frammento sepolto 160 pagine, 16.000 lire Novità: Sten Nadolny La scoperta della lentezza 328 pagine, 22.000 lire imminente: Salman Rushdie La vergogna Friedrich Diirrenmatt Eclissi di luna 256 pagine, 18.500 lire · Giorgio Montefoschi La terza donna 320 pagine, 18.000 lire Guido Gozzano Un Natale a Ceylon e altri racconti indiani 256 pagine, 18.000 lire Michel Tournier Gaspare Melchiorre e Baldassarre 240 pagine, 16.500 lire

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