86 DISCUSSIONE/CADIOLI rovo (in edizione economica e rilegata) della Mc Cullough. Già best seller negli anni passati, il romanzo ha conquistato il pubblico, per lo piu nuovo, delle appassionate spettatrici (e dei tanti spettatori) delle vicende di Padre Ralph. E tuttavia, terminato lo sceneggiato, come avviene in questi casi, anche il favore dei lettori conosce una caduta. Nessun'altra opera è stata per numerose settimane ai primi posti delle vendite nonostante la pubblicazione di volumi firmati da opinion leader di sicuro successo, una volta veri protagonisti del mercato. È il caso ad esempio di Enzo Biagi, il cui 1943e dintorni, presentato sapientemente nel periodo natalizio, ha ottenuto consensi inferiori a quelli attribuiti nel recente passato agli altri libri dello stesso autore. Un piccolo incidente di percorso o i primi sintomi di un'inversione di tendenza? La domanda si ripropone all'uscita (in primavera) di Diciamoci tutto, che raccoglie gli articoli settimanalmente pubblicati su "La Repubblica", e che è in classifica senza insediarsi stabilmene ai primi posti, e, in questo autunno, di Mille stanze. Diverso è il caso di Francesco Alberoni, che in primavera presenta L'amicizia. Il saggio ha avuto alte vendite, ma non "circola" con la velocità (e la quantità) dei precedenti testi di Alberoni, consigliati (come Innamoramento e amore) dal rapporto personale, soprattutto tra i giovani. Tra gli opinion leader vanno ricordati anche Giorgio Bocca, con Italia anno uno, e Indro Montanelli, con L'Italia dellaguerracivile (scritta con Cervi). Ma le loro vendite non sono tali da gridare al "caso". Cosi come quelle di Giulio Andreotti per la seconda serie di Visti da vicino. Del resto non sembrano conservare i consensi di una volta anche quegli autori di narrativa straniera, che negli scorsi anni monopolizzavano le vendite di letteratura. Tra la fine del 1983 e i primi mesi del 1984 tornano in classifica i romanzi di Harold Robbins (in autunno con L'incantatore, in primavera con Gli eredi), di Robert Ludlum (prima con Il mosaico di Parsifal, poi con Il dossier Matlock), di Wilbur Smith (Gli eredi dell'Eden); ma sembrano essere "successi stanchi", di breve durata. Più fortuna (ma limitata a Natale) ha avuto La Tamburino di John Le Carré, il famoso autore di La spia che venne dal freddlJ. La narrativa straniera conferma tuttavia come alcuni autori di valore si siano conquistati un posto sicuro sul mercato italiano. Forse chi meglio rappresenta questa tendenza è Marguerite Yourcenar, i cui libri, pubblicati ormai con ritmi frequenti' (dopo i lunghi anni di giacenza in magazzino dei romanzi già tradotti), raggiungono sempre le classifiche dei best seller. Tra l'autunno e la fine dell'anno scorso erano presenti Alexis, Memorie di Adriano, Come l'acqua che scorre; in primavera ottiene buone vendite La moneta del sogno. Per breve tempo è presente in classifica, "per dovere di cronaca", anche William Golding, vincitore del Nobel (si ricuperano i dimenticati Il signore delle mosche e Riti di passaggio). Possono essere di grande interesse le vicende della narrativa italiana. Si conferma infatti, esaminando gli autori che hanno pubblicato nuovi romanzi (e i loro scarsi successi) la diminuzione dello spazio conferito a quella narrativa che una fortunata formula definisce tout court "il best seller all'italiana". Sono sullo stesso piano di vendita, con una fortuna immediata ma sostanzialmente di breve durata, gli autori attratti da una narrazione di piu immediato consumo (quella che rispondeva fino a poco tempo fa alle richieste costanti di un pubblico fedele) e quegli autori, già peraltro ben noti a lettori non specializzati, piu attenti alla ricerca letteraria, In classifica negli ultimi mesi del 1983, si trovano dunque Gina Lagorio (Tosca dei gatti), Fruttero e Lucentini (li palio delle contrade morte), Pasquale Festa Campanile (Per amore, solo per amore); ma anche Italo Calvino (Palomar) e Alberto Moravia (La cosa). Gli autori dei primi mesi dell'anno (a parte quelli già citati che compaiono saltuariamente ancora in classifica, ma Moravia conquista a gennaio il primo posto assoluto delle vendite) sono invece Mario Soldati (Nuovi racconti del maresciallo pubblicizzati contemporaneamente dall'omonimo sceneggiato televisivo), Giovanni Arpino (La sposa segreta), Nantas Salvalaggio (Calle del tempo), Carlo Castellaneta (Questa primavera); vanno ricordati anche Mario Tobino (La ladra), Ferdinando Camon (Storia di Sirio), ACCADDE! Fulvio Tomizza (li male viene dal nord), Francesca Sanvitale (L'uomo del parco). Sono per lo più, inutile rilevarlo, i nomi ricorrenti della narrativa italiana degli ultimi dieci anni: non c'è elenco di best seller che non li riporti, annualmente, almeno dai primi anni Settanta. E tuttavia le poche decine di migliaia di copie realmente vendute dagli autori una volta di successo confermano una crisi già piu volte documentata (basta ricordare le pagine di Gian Carlo Ferretti intitolate appunto Besi seller all'italiana, del 1982). Sembra confermare quanto si va dicendo la scarsa risonanza che hanno avuto i premi letterari: dopo la vittoria allo Strega, guadagna qualche posto in classifica Tolstoj di Pietro Citati (un'opera piu vicina alla saggistica che alla narrativa), ma è lontano dai primi posti; e lo stesso accade a Tosca dei gatti di Gina Lagorio, vincitrice del Viareggio, per non dire di Il fratello orientale di Antonio Altomonte, segnalato al Campiello. Due altre osservazioni è opportuno riportare. La prima è che, forse più che riegli anni passati, si ritrovano tra i best seller molti "classici" della letteratura italiana del novecento. Le classifiche sembrano dare credito alla riflessione di Franco Brioschi che i veri autori di successo sono quelli letti nelle scuole (si vedano le prime pagine del saggio La mappa dell'impero, in cui viene anche formulata la spiegazione precisa sul significato del "ri-uso" di questi testi). Verga, Svevo, Pirandello, Silone sono gli scrittori più cercati; in particolare I Malavoglia, La coscienza di Zeno, Senilità, Il fu Mattia Pascal, Sei personaggi in cerca d'autore, Fon/amara. Compare ogni tanto anche Vittorirli con Il garofano rosso. Non c'è dubbio che sarebbe interessante sulla base delle classifiche tracciare una mappa delle preferenze dei lettori di autori novecenteschi, e, in fondo, dei gusti degli insegnanti, individuando cosi quei testi che la scuola ha ormai istituzionalizzato come "classici", da suggerire agli studenti. Perché, infine, non sembra essere altri che il giovane impegnato con la maturità, a scegliere a primavera questi autori, o quello che deve leggere durante l'anno scolastico un romanzo contemporaneo, a cercarli in autunno. La seconda osservazione riguarda il successo di alcuni libri di facile saggistica, o di "varia", per usare un'altra categoria in cui le rilevazioni statistiche inseriscono opere poco collocabili. Va dunque ricordato il favore attribuito a Scomodoso di Forattini, il libro piu venduto nel periodo delle strenne natalizie del 1983, ma soprattutto quello attribuito a primavera a Bon ton, di Lina Sotis, "dizionario di buone maniere", che in
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