mondo, m'era parso così logico, così semplice, co$ì chiaro ... Christos era nato, ventotto anni prima, dall'umone di una guardia e di una venditrice di Komboloi, un pic,c<>lopaese del Peloponneso, di cui ho dimenticato il nome, ma che si trovava non lontano da Argo. Alla vigilia del putsch del 21 aprile 1967, Kostas Ikonomou, il padre di Christos, si era reso colpevole di una piccola disonestà, una banale sottrazione di fondi, gli avevano spiegato che il fatto non avrebbe avuto nessuna conseguenza, che se era disposto a prestare "la forza lavoro" di suo figlio alla "rivoluzione" - sì! la chiamavano proprio così, all'ESA - tutto sarebbe stato dimenticato e sarebbe rientrato nella normalità. Tutto sarebbe stato come prima. Detto, fatto. Kostas Ikonomou, senza farsi pregare, aveva affittato suo figlio a quella nobile causa. Di quest'ultimo a poco a poco avevano fatto un militante modello, un seguace delle nuove idee. A tal fine, avevano operato sul suo spirito; avevano lavorato sul suo corpo. Gli avevano insegnato a soffrire. L'avevano privato del sonno per notti intere. Dell'acqua e del cibo, anche. E poi gli avevano ingiunto di fare l'amore, in pubblico, con il suo equipaggiamento militare. Gli avevano anche ordinato di defecare- diceva proprio "defecare", possedeva veramente bene la lingua francese, Christos lkonomou - sulla fotografia della sua fidanzata, su quella di sua madre ... C'erano state cose ancora più gravi: "Sì, ci possono essere cose anche peggiori..." aggiunse. Si poteva crederlo sulla parola. Presto sarebbe stato maturo. Sarebbe stato pronto. Fra poco, gli avrebbero insegnato a torturare. Come avrebbero iniziato? Torturando proprio lui. Torturandolo meno, forse, ma "meglio" di quanto avrebbe potuto mai fare. Perché questo era il segreto del regime, la chiave del sistema. Era molto semplice: bastava soltanto pensarci. .. Ci avevano pensato. Ci avevano provveduto. "Ma come parlarne, in realtà?" mi chiese Christos, come se davvero io possedessi la risposta a questa domanda. "Andreas stesso ha dovuto spiegarle che era impossibile... E poi ~o bene che, in ogni modo, questo non mi scusa affatto". Andreas, in effetti, aveva cercato di spiegarmi: "Un giorno", mi aveva detto, "mentre stavamo per fare l'amore, la mia compagna mi aveva chiesto com'era ... Allora le ho detto: va in bagno, apri il rubinetto, inumidisciti bene le dita e poi ficcale in una presa di corrente ... Vuoi proprio sapere? In questo modo saprai..." Qualche giorno dopo lo rividi ad Atene, Andreas, dove era appena rientrato. Ad Atene, dove aveva riallacciato i rapporti con la Morelli. Christos gli aveva dato l'indirizzo del mio albergo, all'angolo di via Pentelis e Mitropoleos. Mi disse subito: "Tutto ciò che ha raccontato quell'uomo è vero. Se mentisse su un solo punto, lo avrei già soppresso con le mie stesse mani ... Ma un giorno, nella prigione di Egina, ho capito che, con me, faceva sempre un po' meno di quello che gli avevano ordinato di fare. Son cose che si capiscono in fretta ... Non ci si può sbagliare. Giorno dopo giorno, mi diventava sempre più chiaro che aveva per me un riguardo particolare, che mi risparmiava il pegSTORIE/MERTENS gio... Senza che la cosa si notasse e potesse destare il sospetto dei suoi colleghi. "A un certo momento, quando ne sono stato assolutamente sicuro, gli ho parlato ... " "È stato allora che mi ha raccontato la sua storia". "Per quanto io abbia sofferto, quell'uomo ha dovuto vederne di tutti i colori, al pari se non più di me. Se non di più, capisci? Puoi capire una cosa simile? E se lo capisci, sarai in grado di raccontarlo? Perché bisognerebbe farlo, sai... "In questi giorni, si apre ad Atene il processo contro i responsabili del colpo di stato. Sono stato convocato come teste a carico. Ho scritto ai giudici: verrò soltanto se convocherete anche il mio aguzzino, il mio amico, il mio compagno Christos Ikonomou. Quello che lui può farvi sapere, vi illuminerà sul regime che ci ha oppressi per sette anni molto più delle rilevazioni, tutto sommato banali, che personalmente posso farvi... Naturalmente mi hanno fatto sapere che non lo avrebbero ascoltato, Christos, che soltanto la mia testimonianza aveva veramente importanza. Accidenti! Mica così stupidi, i giudici! Mica imbecilli, i procuratori della nuova e giovane repubblica! Quello che soprattutto non desiderano è che al di là di qualche caso particolare si scopra la natura stessa del fenomeno ... Troppe persone in questo paese, che si definisce liberato, si troverebbero infangate ... Chi sa dove, allora, ci trascinerebbe la nostra democratizzazione! La cosa si farebbe seria. Troppi, che oggi fanno i pompieri, ieri erano tra gli incendiari! Non bisogna che il fatto si sappia in giro ... · '' Allora, è deciso: in queste condizioni, non andrò a testimoniare. Ma tu puoi ancora farlo, raccontando, un giorno o l'altro, il tuo incontro con Christos lkonomou, l'amico di Andreas Papadiamantis ... Perché non ne ho conosciuto uno migliore, mi capisci? Né più fedele... Non c'è nessuno verso cui sia tanto in debito. Spero che tu l'abbia capito. Ci vorranno ancora anni per comprendere tutto questo, sempre che, naturalmente, un giorno, vogliano finalmente prendersene la briga! E chi ha realmente interesse a farlo? A chi, qui come altrove, interessa veramente la verità? Non c'è verità, ci sono soltanto elezioni, "la consultazione popolare", ammesso che la organizzino... La sofferenza degli uomini è pari soltant0 alla loro capacità di dimenticare ... " Non poteva parlare meglio, Andreas Papadiamantis. Non dovevo più rivederlo vivo. Due anni più tardi, restava ucciso in un incidente stradale. Il giudice ritenne "infondate" le rivelazioni di un teste che chiamava in causa un'organizzazione neofascista già implicata, tempo prima, nell'omicidio di Grigoris Lambrakis, il militante pacifista assassinato nel 1963. Papadiamantis, nel frattempo, era stato eletto deputato e stava per rivelare certi lati tenebrosi del dossier cipriota ... In qualche modo, il suo incidente era sopraggiunto al momento giusto. Ma non tutto il male vien per nuocere. Renata Morelli, lei, non ha perso tempo. Ha subito pubblicato, con gran battage pubblicitario, la cronaca dei suoi tempestosi amori col deputato Papadiamantis. Si tratta, di un bestseller mondiale. Gli uni danno e perdono il proprio sangue. Gli altri lo 47
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