"Sarebbe dunque il desiderio di Storia che vi ossessiona? L'eterna paura delle occasioni perdute, degli appuntamenti mancati? Pensate ere i vostri alterego di tutti i paesi d'Europa siano invidiabili e abbiano lezioni da darvi?" "All'indomani della caduta dei generali", racconta Fouli, "siamo stati invitati dal nuovo ambasciatore in carica a un ricevimento su una nave - scuola in rada ad Anversa ... Siamo saliti a bordo per una crociera fittizia. Che simbolo, ho pensato, questa nave immobile, che sembrava aver gettato l'ancora per l'eternità e aver messo le radici all'entrata del porto! Ho pensato che non saremmo mai più ripartiti, che non avremmo più navigato nessun mare ... " "Eppure eccoci in cima al Lycabette! Cosa potreste ancora rimproverarci?" "È vero", disse Nikos in tono beffardo, "che se ci trovassimo riuniti sulla collina di fronte, potremmo sempre intonare, in coro, la nostra 'preghiera sull'Acropoli!'". "L'Acropoli, appunto" dissi. "Sapete cosa ha provato il dottor Freud il giorno in cui l'ha visitata?" "Una delusione, senz'altro ... " "Ebbene no, non quella che pensate ... Da qualche parte racconta che, in realtà, era talmente contento di andare a vedere l'Acropoli, in compagnia di suo fratello, che entrambi si ingegnarono a rattristare, a sciupare e a sabotare l'escursione. Freud, in una specie di vertigine, di breve sincope, dubitò perfino che lui e il suo compagno fossero là dove credevano di essere: 'Siamo davvero sull'Acropoli?' chiese, tanto la cosa gli pareva irreale ... Era troppo belloper esserevero! Al punto che ne ricavarono un cocente senso di colpa ... Un po' come voi! Eccovi finalmente tornati dall'esilio e pronti a rimproverarvi di tutto!" "Eppure", osservò Themis, "Freud non era greco... " "È vero", ammisi, "e non era nemmeno più un giovanotto ... " "Ma chi ci assicura che ci troviamo davvero sul Lycabette?" chiese cupamente Nikos. D osì passò quella notte. All'approssimarsi del mattino, gli uomini tacquero per primi. Le ragazze, più resistenti, e che avevano probabilmente bevuto meno, conversarono ancora un po' con me, poi, quando anch'io abbandonai la presa, continuarono tra di loro, sulla condizione della donna nel bacino mediterraneo, sulle trappole della liberalizzazione sessuale, sulla gelosia e la lealtà ... "Hai conosciuto Lefteris, non è vero?" mi chiese Panayota. "Seguiva le lezioni di Scienze Politiche a Bruxelles. Dicono che sia appena stato assunto come consulente giuridico al Ministero del Lavoro ... " "Nel 1967 era stato prescelto per deporre una corona di fiori ai piedi del milite ignoto, alla presenza di Papadopoulos che gli ha stretto la mano ... " disse Sisa. "L'indomani, la sua fotografia è apparsa sulla prima pagina di tutti i giornali della ~capitale''.. ;,E il padre di Lefteris ne erà talmente fiero", precisò Mag- ,. STORIE/MERl'ENS da, "che l'ha ritagliata incorniciata e poi appesa sopra il caminetto, nel suo salotto ... Hanno la memoria corta, qui ... " "Però", chiesi, "che età aveva Lefteris quando compì quel gesto?" "Oh! non so", disse Panayota, "diciassette, diciotto anni, forse". "Se i miei calcoli sono esatti", dissi, "doveva averne tre o quattro di meno ... Non lo giudicherei solo per quello! A quell'epoca era un boy scout e fu il suo gruppo a designarlo come rappresentante ... '' "Come fai a saperlo?" chiese Dina. "Me lo ha raccontato. Mi ha detto che evocavate continuamente quel cosiddetto compromesso con la Giunta per mandare a monte la sua candidatura alle elezioni di Facoltà ... '' "Alla sua età Sotiris Petroulas ha dato la vita per la libertà del proprio paese". "C'è stato un solo Sotiris Petroulas. A Praga c'è stato un solo Jan Palach". "Al Politecnico ce ne sono stati a decine... " "Erano già quasi uomini. E se giudicate voi stessi col metro di quei pochi eroi, non ce ne sarà neppure uno o una, tra di voi che, domani, possa ancora guardarsi allo specchio... " "Sembra che Lefteris tradisca sua moglie in modo vergognoso ... ", dichiarò penosamente Panayota, a corto d'argomenti. "La fedeltà o la doppiezza, è sempre lo stesso", aggiunse loanna. "Quando non si è fedeli ai propri principi, non lo si è neppure alla propria moglie... '' "A quanto pare, il dottor Goebbels era molto fedele a sua moglie. Ma bisogna dire che lo era anche al suo partito!" ironizzai pesantemente. Ero davvero tanto stanco da dover ricorrere a sofismi di così cattivo gusto? Mentre, in fondo, davo quasi ragione a quelle ragazze ... Sì: a quelle ragazze, pensavo a mia volta, mentre, in esilio, erano divenute donne. In effetti, era vero: si sarebbe detto che dell'età non si tenesse conto. Avevo l'impressione di ascoltare una conversazione sulla quale il tempo non avesse presa né peso - e particolarmente non ne avessero sette anni di dittatura. Non avevamo imparato nulla. Dico "avevamo", in un soprassalto d'onestà, perché non mi escludevo dal gruppo. L'alba stava per spuntare e stavamo per rivedere l'Acropoli all'orizzonte. Il monumento sul quale il dottor Freud aveva provato un malessere così singolare che, in seguito, si disse che soltanto la paura della morte aveva potuto suscitarlo. Ragazze e ragazzi, svegliatisi, guardavano tutti in quella direzione, come se misurassero la profondità di una voragine. Un abisso in cui fosse caduto il Tempo stesso e in cui il suo cadavere stesse finendo di putrefarsi. Un abisso che eravamo impotenti a scavalcare. Doveva essere mezzogiorno quando mi svegliai. Il trattore, cortesemente, aveva posato una coperta sulle mie gambe perché non prendessi freddo. Ma ero già inondato di ~udore. Sul tetto di uno stabile, dalle parti di Pagrati, scintillava l'acqua di una piscina. Guardai delle auto, grandi còme giocat45
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