Linea d'ombra - anno II - n. 5/6 - estate 1984

raccontistranieri - fare: "Cru cru". Il Vecchio Borden ripulì l'accetta e la ripose in cantina, accanto alla catasta di legna. Mentre il rossore andava scomparendo dal suo volto, Lizzie scese a ispezionare lo strumento della distruzione. Lo prese e lo soppesò nella mano. Ciò accadde poche settimane prima, al principio della primavera. I piedi e le mani le si contraggono nel sonno; i nervi e i muscoli di questo complicato meccanismo non si rilassano, proprio non vogliono rilassarsi, è tutta rigida, è tesa come le corde di una lira da cui correnti d'aria di passaggio traggono suoni che non sono i nostri. Al primo tocco dell'orologio del Municipio si sente la sirena della prima fabbrica, e poi, su una nota diversa, un'altra, la Metacomet Mill, la American Mill, la Mechanics Mill... finché ogni fabbrica della città ulula forte in un coro di richiamo e gli afosi vicoli dove la gente delle fabbriche vive si riempiono di una folla frettolosa: presto! corri! al telaio, alla spola, al fuso, alla tintoria, come fossero luoghi di culto, uomini, e donne, anche, e bambini, le strade si rabbuiano, il cielo si oscura poiché le ciminiere ora eruttano, il fragore, il rumore, il fracasso della fabbriche ha inizio. La svegliadi Bridget balza e freme sulla sedia, pronta a suonare. Il loro giorno, il giorno fatale dei Borden, trema sull'orlo dell'inizio. Fuori, lassù, nell'aria cocente, guarda! l'angelo della morte è appollaiato sulla trave del tetto. (traduzionedi Pa/minaSimeone e TeresaSorabella) Angela Carter è nata nel Sussex nel 1940. Lettrice d'inglese all'Università di Bristol, ha pubblicato sette romanzi (uno dei quali di prossima traduzione presso Feltrinelli) e due raccolte, la seconda delle quali tradotta in italiano recentemente (La camera di sangue, Feltrinelli 1984). 98 - Angela Carter

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