raccontistranieri derebbe venire a sapere che è cieca. C'è uno specchio sulla toletta nel quale alle volte guarda quando il tempo le si sdoppia davanti e allora vede se stessa con occhi da cieca, da chiaroveggente, come se fosse un'altra persona. "Lizzie non è se stessa, oggi." In quei momenti, quei tempi irrimediabili, avrebbe potuto volgere il muso verso una luna dolente e ululare. Altre volte guarda se stessa acconciarsi i capelli, provarsi i vestiti. Lo specchio deformante riflette la sua immagine con la fedeltà incerta dell'acqua. Si mette i vestiti addosso e poi se li toglie. Si guarda con addosso il corsetto. Si carezza i capelli. Si prende le misure col metro. Tira il metro più che può. Si carezza i capelli. Prova un cappello, un cappellino, una piccola ''toque'' di paglia elegante. Vi infila uno spillone. Abbassa la veletta. La alza. Si toglie il cappello. Vi infilza lo spillone con una forza che non sapeva di possedere. Il tempo passa e nulla accade. Ella segue i contorni del suo viso con mano tremante come se stesse pensando di sciogliere le bende della sua anima ma non è ancora tempo per farlo; non è ancora pronta per essere vista. È una ragazza di una calma abissale. Teneva i suoi colombi nella piccionaia sopra la stalla abbandonata e li nutriva col grano che porgeva loro sul palmo della mano a coppa. Le piaceva sentire il leggero graffiare dei loro beccucci. Mormoravano "cru cru" con infinita dolcezza. Ogni giorno gli cambiava l'acqua e buttava i loro escrementi squamosi, ma il Vecchio Borden prese a odiare il loro tubare, gli dava ai nervi, chi avrebbe mai pensato che avesse dei nervi, ma egli se ne inventò qualcuno e gli dava fastidio, un pomeriggio prese l'accetta dalla legnaia in cantina e senza indugio mozzò la testa a quei piccioni, proprio così. Abby pensò di fare un bel pasticcio con i piccioni ammazzati ma Bridget la serva puntò i piedi: cosa?!? Un pasticcio con le adorate tortorelle della signorina Lizzie? GesùGiuseppeMaria! !! esclamò con la sua solita irruenza, cosa gli viene in mente!!! La signorina Lizzie così delicata di nervi, con i suoi strani attacchi e tutto il resto! (La serva è l'unica nella casa ad avere un po' di buon senso ed è questa la verità). Lizzie tornò a casa dalla Missione Frutta e Fiori per conto della quale era andata a leggere un opuscolo a una vecchia in un ospizio: "Dio vi benedica, signorina Lizzie!" A casa ovunque era sangue e piume. Non piange, lei, non è nella sua natura, è un'acqua cheta, ma quando si arrabbia cambia colore, il volto le s'infiamma, diventa scuro, collerico, si chiazza di rosso. Il vecchio adora sua figlia con una sorta di idolatria e paga per qualsiasi cosa ella voglia, e tuttavia ha ucciso i suoi piccioni quando la moglie se li voleva pappare. Lei la vede così. La prende così. Non può più sopportare di veder mangiare la matrigna, ora. Ogni boccone in bocca alla donna sembra Angela Carter - 97
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==