raccontistranieri Novanta" dovunque tranne che nell'austera Fall River? E le dorate navi a vapore della Fall River Line non rappresentano forse tutto il lusso sfrenato dell'Età dell'Oro con i loro saloni di mogano e i lampadari accesi? Però salpano per andare lontano da Fall River, altrove, verso i luoghi in cui si vive la Belle Epoque. A New York, Parigi, Londra, si versano fiumi di champagne; a Montecarlo è saltato il banco; le donne ricadono all'indietro in una meringa spumeggiante di sottane per divertimento e per soldi; dappertutto tranne che a Fall River. Proprio no! Così nell'immutabile intimità della sua stanza da letto, solo per piacere a se stessa, Lizzie indossa una vezzosa camicia da notte da ragazza ricca, perché lei, sebbene viva in una casa modesta, è una ragazza ncca. Ma è bruttina. L'orlo della camicia le si è arricciato sulle ginocchia perché si agita nel sonno. I suoi capelli rossicci, sottili e aridi, elettrizzati per la statica, scioltisi dalla treccia notturna, s'increspano e s'arruffano sul cuscino quadrato a cui lei si avvinghia quando si volta a pancia in giù, dopo aver poggiato le guance sulla federa inamidata alla ricerca di un po' di frescura qualche ora prima. Lizzie non era affatto un diminutivo affettuoso ma il nome con cui era stata battezzata. Dal momento che sarebbe stata sempre chiamata "Lizzie", pensò suo padre, perché gravarla inutilmente dall'antiquato ed eccessivo prolungamento di "Elizabeth"? Uno spilorcio in tutto, è giunto persino a troncare a metà il nome della figlia prima di darglielo. Così fu "Lizzie", nudo e disadorno, per lei, poverina, che a due anni è già orfana di madre. Ora ha trentadue anni e tuttavia la memoria di quella madre che non ricorda rimane fonte d'inestinguibile dolore: "Se la mamma non fosse morta tutto sarebbe stato diverso". Ma come? Perché? Diverso in che senso? Non avrebbe saputo cosa rispondere, smarrita nella nostalgia di un amore mai conosciuto. Ma nessuno avrebbe potuto amarla più di sua sorella, Emma, che elargiva al povero esserino tutti i tesori repressi del suo cuore di zitella del New England. Forse sarebbe stato diverso nel senso che sarebbe stata lei, la sua vera madre, la prima signora Borden, soggetta com'era ad attacchi improvvisi di ira, selvaggi e incomprensibili, a colpire con l'accetta il VecchioBorden di sua iniziativa. Ma Lizzie ama suo padre. Siamo tutti d'accordo su questo. Lizzie adora un padre che a sua volta l'adora e che dopo la morte di sua moglie si è preso una seconda moglie. I suoi piedi nudi si contraggono nervosamente, come succede ai cani quando sognano conigli. Ha il sonno leggero e inappagato abitato da vaghi presentimenti e terribili minacce che non sa nè identificare nè capire una volta sveglia. Il sonno le apre dentro una casa di malaffare. Ma tutto ciò che sa è che dorme male e quest'ultima, soffocante nottata è stata inoltre tormentata da una vaga nausea e dalle fitte del suo Angela Carter - 91
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