raccontistranieri "Ragazze" è solo un termine di cortesia. Emma ha oltrepassato i quaranta, Lizzie i trenta, ma non si sono sposate e per questo sono rimaste nella casa paterna, dove vivono una artificiale ~f anzia prolungata. Mentre il padrone e signora non erano in casa e le ragazze sonnecchiavano o erano altrimenti occupate, una o più persone sconosciute passando per la scala di servizio raggiunsero in punta di piedi la camera matrimoniale e si appropriarono dell'orologio e della catena d'oro della signora Borden, della collana di corallo e del braccialetto d'argento della sua lontana infanzia, e di un rotolo di dollari che il Vecchio Borden teneva nascosto tra i mutandoni puliti nel terzo cassetto del comò sulla sinistra. L'intruso tentò di forzare la serratura della cassaforte, quell'informe blocco di ferro nero, simile a un ceppo da macellaio o a un altare, che stava accanto al letto dalla parte del Vecchio Borden, ma ci sarebbe voluto un piede di porco per poter scassinare efficacemente la cassaforte e invece l'intruso l'attaccò con un paio di forbicine da unghie trovate a portata di mano sulla toletta, cosicché non vi riuscì. L'intruso allora pisciò e cacò sulla coperta del letto dei Borden, scaraventò a terra tutti gli oggettini della toletta, fracassando ogni cosa; si lanciò nello spogliatoio del Vecchio Borden dove si accanì furiosamente contro il suo abito da funerale appeso nell'armadio in un'oscurità pregna di un intenso tanfo di naftalina, con quelle stesse forbicine che aveva usato per la cassaforte (le forbicine così si spaccarono in due e vennero abbandonate sul pavimento dello stanzino), si rifugiò in cucina, fracassò il vaso della farina e quello della melassa, e poi servendosi di una saponetta che stava sull'acquaio scarabocchiò delle oscenità sui vetri della finestra del salotto. Che disastro! Lizzie fissava il vetro della finestra del salotto con occhi stralunati; sentiva il rumore soffocato del pannello aperto della porta che sbatteva pigramente, sebbene non vi fosse un filo d'aria. Cosa ci faceva, nel bel mezzo del soggiorno, vestita del solo corsetto? Come aveva fatto ad arrivare li? Era scesa furtivamente non appena aveva udito il battito continuo della porta che sbatteva? non sapeva. Non riusciva a ricordare. Sapeva solo questo: si trovò all'improvviso in salotto con una saponetta in mano. Sentì che tornava in sè e allora cominciò a urlare. "Aiuto! C'è stato un ladro! Aiuto" Emma venne giù a rassicurarla come sempre la sorella maggiore aveva confortato la più piccola sin dalla prima infanzia. A Emma toccò ripulire dal tappeto del soggiorno le tracce di farina e di melassa che Lizzie, senza curarsene aveva lasciato venendo dalla cucina a piedi nudi nel suo trance da sonnambula. Ma dei gioielli e delle banconote mancanti, nessuna traccia. 86 - Angela Carter
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