raccontistranieri midato più corta; mutandoni lunghi; calze di lana; una camicia; e un busto di stecche di balena che con mano severa le comprimeva le viscere in una stretta mozzafiato. Essendo mestruata, si legò.poi tra le gambe un pesante panno di lino. Con tutti questi panni addosso, di pessimo umore e nauseata com'era, in questo caldo demenziale, col ventre in una morsa, scalderà il ferro da stiro sulla cucina a legna e stirerà dei fazzoletti finché non sarà ora di scendere nella legnaia a prendere l'accetta, quella con cui sempre l'associeremo nella immaginazione - "Lizzie Borden e l'ascia" - così come ci figuriamo sempre Santa Caterina che fa girare la ruota, emblema della sua passione. Fra poco Brfdget, la giovane serva, con addosso indumenti nella stessa quantità se non qualità della signorina Lizzie, getterà del petrolio su un foglio accartocciato del giornale di ieri sera, dandovi fuoco assieme a qualche pezzetto di legna. Quando il fuoco avrà preso, preparerà la colazione; il fuoco le terrà compagnia facendole sentire la sua presenza soffocante mentre più tardi risciacquerà i piatti. Con addosso un pesante abito di lana che solo a guardarlo provoca sudore e pizzicore, il Vecchio Borden si aggirerà per la città madida di sudore, grufolando come un maiale a caccia di denaro finché, a metà mattinata, non tornerà a casa per essere puntuale all'ineluttabile appuntamento col destino. Ma qui non si vede anima viva in giro. Del resto è molto presto, prima ancora del fischio della fabbrica; la completa immobilità del caldo, un cielo già bianco, la luce senza ombre del New England simile a scoppi d'ira divina e il mare, bianco, e il fiume, bianco. Se abbiamo quasi del tutto dimenticato il fastidio fisico degli abiti opprimenti e ruvidi del passato e l'effetto logorante sui nervi di un disagio fisico continuo, allora, grazie a Dio, avremo anche dimenticato gli odori del passato, gli odori domestici di corpi mal lavati; di biancheria raramente cambiata; di vasi da notte; di secchi d'acqua sporca; di latrine dalle tubature mal funzionanti; di cibo in decomposizione; di denti poco curati. E le strade non sono certo più linde degli interni, dappertutto l'acredine dell'orina e del letame dei cavalli, canali discolo, zaffate improwise di carne putrefatta provenienti dalle macellerie, l'orrore amniotico del pescivendolo. Ti verrebbe voglia di cercare conforto in un fazzoletto imbevuto di acqua di colonia tenuto contro il naso. Ti innaffieresti di violetta di parma per sopraffare con quell'odore da salotto profumato il fetore di carne putrefatta, che sempre ti accompagna. Avresti disgusto per l'aria che respiri. Cinque esseri viventi dormono in una casa della Second Street, Fall River, Massachusetts, Usa. Due uomini anziani e tre donne. Il primo vecchio possiede tutte le donne, per matrimonio, per nascita o per contratto. La casa è stretta come una bara e così ha fatto fortuna- un tem82 - Angela Carter
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