raccontistranieri poté togliersi la permanente dai capelli, che cominciavano a diventare scuri alle radici, sotto la tintura bionda. Sul banco dei testimoni, Cathy fingeva di non riuscire a raccontare le orribili cose che le erano successe, così il procuratore distrettuale doveva suggerirgliele, e Cathy mormorava dei "Sì" che spesso le veniva chiesto di pronunciare a voce più alta, perché li sentisse anche la corte. La gente scuoteva la testa, sibilava in direzione di Norman, e alla fine del processo l'atmosfera generale era di linciaggio. Tutto quello che riuscirono a fare Normane il suo avvocato fu di negare le accuse, dato che non e' erano stati testimoni. Norman venne condannato a sei anni per abuso di minore e per aver tentato di portare Cathy fuori dai confini dello stato. Per un po' Cathy si divertì a recitare la parte della martire. Ma non riuscì a sostenerla per più di qualche settimana, perché si annoiava. La legione dei suoi ammiratori aveva preso un po' le distanze, anche se continuavano a chiederle appuntamenti. Col passare del tempo, quando Cathy raccontava di aver subito qualche violenza, i suoi genitori cominciarono a non farle caso. Dopotutto ormai prendeva la pillola da anru. Cathy aveva cambiato programma, ora, non voleva più far l'infermiera. Voleva fare la hostess. Aveva sedici anni, ma poteva facilmente dimostrarne venti, se voleva, e così dichiarò a una compagnia aerea di averne diciotto, e frequentò per sei settimane il corso organizzato dalla compagnia stessa per insegnare alle aspiranti hostess a essere affascinanti, a servire pasti e bevande con grazia a chiunque, a calmare i passeggeri nervosi, a prestare soccorso in caso di incidente, e a dirigere le operazioni di sbarco attraverso le uscite di sicurezza in caso di necessità. A Cathy tutte queste cose venivano naturali. Volare a Roma, a Beirut, a Teheran, a Parigi, accettare appuntamenti dovunque con uomini affascinanti era proprio quello che le piaceva. Capitava spesso che le hostess dovessero passare la notte in albergo, spesate, in città straniere. Quindi la vita di Cathy era un sogno. Aveva soldi a palate, e una collezione di oggetti disparatissimi, regali di passeggeri mediorientali, soprattutto, come uno spazzolino da denti d'oro e un narghilé portatile (pure d'oro) per fumare la droga. Una volta si era rotta il naso, grazie alla follia dell'autista di un miliardario italiano sui tornanti tra Positano e Amalfi. Ma il naso era stato aggiustato in modo eccellente, e la bellezza di Cathy non ne aveva sofferto per nulla. A onor del vero, Cathy mandava regolarmente soldi ai suoi genitori, e teneva in un libretto di risparmio, in una banca di New York, una cifra da capogiro. Poi gli assegni ai genitori smisero bruscamente di arrivare. La compagnia aerea si mise in contatto con Vie e Ruby. Dov'era Cathy? Vie e Ruby non ne avevano la minima idea. Poteva essere in qualunque parte del mondo - le Filippine, Hong Kong, perfino l'Australia, per quanto ne sapevano. Voleva la compagnia aerea esser così cortese da far loPatriciaHighsmith - 79
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