bottega do di 1Vatale, di Truman Capote, Tlon, Uqbar,OrbisTertius, di Jorge Luis Borges, Un sogno realizzato, di Juan Carlos Onetti, La morte di Ivan Ilic di Tolstoj, Fifty Grand di Hemingway, I sognatori di Isak Dinesen, e potrei continuare a lungo... Vi sarete già accorti che non tutti questi racconti sono obbligatoriamente da antologia. Perché resistono nella memoria? Pensate ai racconti che non avete potuto dimenticare e vedrete che hanno tutti una stessa caratteristica: sono agglutinanti di una realtà infinitamente più vasta di quella del puro aneddoto, per questo hanno agito in noi con una forza insospettabile data· la modestia del contenuto apparente e la brevità del testo. E colui che in un determinato momento sceglieun tema e ne fa un racconto, sarà un grande autore di racconti se la sua scelta contiene - a volte senza che ne abbia coscienza - quella favolosa apertura del piccolo verso il grande, dell'individuale e circoscritto verso l'essenza stessa della condizione umana. Ogni racconto durevole è come il seme dove dorme l'albero gigantesco. Quest'albero crescerà dentro di noi, darà la sua ombra alla nostra memoria. Però bisogna chiarire meglio la nozione di tema significativo. Uno stesso tema può essere profondamente significativo per uno scrittore e anodino per un altro; uno stesso tema può risvegliare enormi risonanze in un lettore e lasciare indifferente un altro. In conclusione, possiamo affermare che non esistono temi assolutamente significativi o assolutamente insignificanti. Esiste un'alleanza misteriosa e complessa fra un certo scrittore e un certo tema in un momento determinato, così come la stessa alleanza si potrà dare poi fra un certo racconto e certi lettori. Perciò, quando diciamo che un tema è significativo, come nel caso dei racconti di Cechov, questa significazione viene determinata, in certa misura, da qualcosa che è fuori dal tema in sè, da qualcosa che sta prima e dopo il tema. Prima c'è lo scrittore, con la sua volontà di fare un'opera che abbia un senso; dopo c'è il trattamento letterario del tema, la forma in cui l'autore, di fronte al suo tema, lo assedia e lo situa verbalmente e stilisticamente, come lo struttura in forma di racconto, e come lo proietta, in conclusione, verso qualcosa che eccede dal racconto stesso. A questo punto mi pare opportuno raccontare una cosa che mi capita spesso, e che altri amici scrittori conoscono molto bene. È normale che nel corso di una conversazione, qualcuno racconti un fatto divertente o commovente o strano, e che poi, rivolgendosi allo scrittore presente gli dica: ''Eccoti un tema formidabile per un racconto; te lo regalo''. Mi hanno regalato un sacco di racconti in questo modo, ma io ho sempre risposto amabilmente: ''Grazie mille'', e non ho mai scritto un racconto da quello che mi hanno raccontato. Eppure, una volta un'amica mi ha raccontato distrattamente le avventure di una sua cameriera a Parigi. Ascoltandola mi rendevo conto che quello che mi diceva poteva diventare un racconto. Per 64-- Julio Cortazar
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