bottega prima volta nella vita mescolato a una folla quando si fa bruciare con la sua biblioteca. Si ritrova la mia passione per la folla anche nelle dichiarazioni dello psichiatra, Georges, che parla dell'importanza delle folle nella storia. È un maestro in trasformazioni. Ho cominciato l'esame della trasformazione in Massa e potere e la porto avanti nel secondo tomo che sto preparando. Auto da fé è stato pubblicato per la prima volta a Vienna nel 1935. Poi il libro è stato spesso ripubblicato e tradotto. Come spiega l'interesse che esso ha suscitato negli Stati Uniti, in Inghilterra o in Italia? In Germania si crede che sia un libro premonitore, negli Stati Uniti che sia profetico. Questo spiega perché viene ancora letto. Io l'ho scritto due anni prima dell'avvento al potere di Hitler. Tutta la mania di distruzione dei nazisti vi è già presente. Si può perfino vedere nell'incendio finale l'annuncio di tutti quelli che sono stati appiccati per bruciarvi persone e libri. Oppure vedere che il personaggio di Kien, chiuso egosticamente in un prodigioso sapere, è vicino a quegli scienziati che dimenticano il mondo reale e rischiano di metterlo in pericolo. Mi capita di rileggere il romanzo per correggere una nuova traduzione in una lingua che conosco. Ho allora la sorpresa di trovarvi sempre più corrispondenze, più significati, ma di non uscirne mai. (traduzione di Aurelio Andreoli) Quest'intervista, una delle rarissime concesse da Canetti, che l'ha rivista e corretta lui stesso, è apparsa in "Austriaca. Cahiers universitaires d'information sur l' Autriche", n. 11 del novembre 1980, edita presso l'Università di Rouen. Di Canetti (Ruse, Bulgaria 1905) sono disponibili in italiano i saggi, le memorie e il romanzo Auto da fé in edizioni Adelphi. © Austriaca 1980. Elias Canetti - 53
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