Linea d'ombra - anno II - n. 5/6 - estate 1984

bottega tolo La Tour de Babel, e perché gli fosse assegnato il "Premio internazionale''. È stato solo incontrandolo più avanti che mi disse di esserne stato il principale istigatore. Mi pare che a quell'epoca ci fosse un certo numero di persone che leggevano il libro, anche se in seguito cadde nell'oblio, come spesso accade nella vita letteraria. Quandoapparve Massa e potere, sia i criticitedeschiche ifrancesi le hanno contestato.la mancanza dei riferimenticlassici,l'assenzadi Freud e di Marx, e ilfatto, in Francia,che non si citassenellabibliografiaLévi-Strauss... Sono contento che lei mi abbia fatto questa domanda. Mi permette di chiarire una volta per tutte un punto che tutti sembrano ignorare: scrivendo Massa e potere non volevo scrivere un libro che facesse il punto sulla ricerca scientifica attuale, ma che fosse invece il prodotto di una riflessione nuova sull'argomento. E per farlo non avevo bisogno di percorrere minuziosamente tutta la letteratura ... Quel che mi importava era tener conto di ciò che potesse portarmi a riflessioni nuove. Quando terminai nel 1959 l'edizione tedesca del libro non avevo mai letto niente di Lévi-Strauss. Dunque, contrariamentre a Freud e Marx, non avrei potuto citarlo. Gli altri due nomi è volontariamente che non li ho citati, perché volevo studiare in modo nuovo fenomeni che sono diventati i più urgenti per la nostra epoca senza applicar loro concetti già esistenti. Ogni sistema astratto ammette certe cose e ne esclude altre. lo volevo considerare i fenomeni che mi interessavano, in particolare. quello di Massa e quello di Potere, come se non esistesse ancora nessun concetto loro applicabile e poi, forse, derivare da questa analisi concetti nuovi che non fossero già serviti e che fosse possibile utilizzare. Per quanto riguarda Lévi-Strauss il caso è diverso. Non lo conoscevo ancora. Oggi, vent'anni dopo, l'ho ovviamente letto, ma direi che era comunque preferibile che non me ne servissi. Abbiamo in comune un interesse appassionato per i miti. Mi sono anche chiesto se fosse possibile sorprenderlo con un mito da lui ignorato! Ma quel che ho voluto fare è tuttavia radicalmente diverso. Non mi interesso alle mitologia comparativa, non voglio raccogliere dei miti e paragonarli tra loro. Considero al contrario ogni mito a sé, ognuno nella sua specificità, voglio lasciargli la sua forza e in nessun caso indebolirlo in nome di un'astrazione scientifica. Massa e Potere è uscito in Francianel '66, Autodafé nel '68efu in qualchemodo vittimadegliavvenimentidel maggio.So che leieraa Parigi,nel maggiodel '68, ed è piuttosto sorprendenteche non ne abbia mai parlato nei suoi libri. È esatto, ero a Parigi e gli avvenimenti del maggio mi hanno molto 44 - Elias Canetti

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