Linea d'ombra - anno II - n. 5/6 - estate 1984

. poesia to fuori posto in una mutata Itaca. La "domesticizzaziope" del mito agisc( nel disvelamento del quotidiano degradato, ma quel che si legge tra i versi sono poi i riferimenti alla poesia dantesca e le citazioni poundiane: già Pound era stato un ostinato Ulisse nel poemetto H.S. Mauberley (1920). In questa operazione vale dunque per Lowell tanto la lezione dei classici quanto quella del modernismo: entrambe sono rese esplicitamente come variazioni e rimandano al sistema di riferimenti e di interpolazioni inaugurato nei sonetti della fine degli anni sessanta. Un esempio è l'aggetivo uxorious (maritale), usato da Pound in Portrait d'une/emme (1912) ("un uomo noioso, soporifero e maritale / un'intelligenza media - con un'idea in meno, ogni anno").Lowell se ne serve per fare dell'ironia su se stesso, pigro amante impegolato nella routine macchinosa di una casa aristocratica. L'ironia alla Laforgue è ancora quella dello Eliot modernista: "il loto reca nostalgia ... " Strano loto davvero che acuisce la memoria delle imprese trascorse invece di portare l'oblio. E l'ironia investe sia l'ozio erotico che gli estenuanti duelli di una carriera di poeta. Le guerre passate e vinte, Circe e Penelope, tutto si equivale e l'ambiguità lascia irrisolta la contrapposizione: Tutto gli è sgradito nella sua impoverita, mitica esistenza. dove non è chiaro se la vita presso Circe sia impoverita perché mitica o viceversa sia tale perché non lascia spazio alle imprese guerresche e esplorative. Si rappresenta così la riduzione dell'eroe ma anche l'esilio inevitabile che accompagna la sua scissione. Una nostalgia che parrebbe elegiaca è forse la chiave di lettura di Qui ci prendemmo il nostro paradiso, dove la casa inglese in cui si accumula l'estraniamento "come vapore in bagno" è "priva di oceano": l'America è lontana ... L'albero colpito, ma ancora vivo, rimanda all'esilio inglese dove Lowell vive "amputato" eppure stranamente vivo nel rimpianto. In Ulisse e Circe l'immagine ha un equivalente nell'albero solitario che fa cadere metà delle sue foglie ancora verdi ... Ma, infine, ciò che conta è soprattutto l'ironia della storia. Domesday Book è il registro catastale fatto compilare da Guglielmo il Conquistàtore nel 1086, ma qui la metafora è alle origini stesse della definizione: "libro del giorno del giudizio" fu chiamato infatti il libro del catasto per la severità delle sanzioni fiscali che implicava. Ma il giorno del giudizio, il giorno della condanna, è poi anche quello che vede lo sfacelo delle antiche dimore inglesi negli anni settanta. Qui all'ordinato giardino e al prato "all'inglese" si sostituisce una giungla minacciosa e sgargiante di fiori selvatici. La feroce pulsione che anima la storia, che ha contribuito ad erigere le fastose dimore, è fissata nello scintillìo della chiusa: l'oscuro riverbero fallico che ha costituito quella civiltà e quelle case non ritorna, "non paga"; resta tuttavia la luce dorata di Tùrner, l'abbaglio dei fiori sgargianti, le macchie di colore di un Lowell stranamente sensuoso: ormai pronto, vecchio e valoroso Odisseo, a lasciare l'Inghilterra per il suo ultimo viaggio. Bianca Tarozzi 40 - Robert Lowe/1

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