Linea d'ombra - anno II - n. 5/6 - estate 1984

poesia siano esseri umani che reclameranno il suo posto d'onore sul divano. Il cuore gli si ferma in gola; è soltanto un dolore della mente, il crepuscolo del primo mattino ... ''Perché sono fuggiasco di me stesso, è per la sua bellezza che mi ha fatto sentire come gli altri?" IV Lei è in piedi, i capelli intricati e contorti come il cuore. Parlano come due ospiti che aspettano che l'altro se ne vada - quella di lei è l'ibrida armonia dell'irriconciliabile. Qui la miserabile scelta di lui si fà necessità; la compassione è terrore, nessuno scisma può spezzare la spietata franchezza del carattere cedevole di lei. Gli occhi di lei zampillano e ipnotizzano . . . 1 suoi compagni, ritardati animali. Non riescono a star svegli, a mantenere i ritmi soliti, come degenerati bevono il giorno e lo trasudano in isterica sottomissione. Giovane, fece scelte strategiche; giunto alla mezza età deve accettare l'improbabile vita che verrà; morirà come gli altri secondo il volere degli dei, affogando l'ultima ciurma nell'oceano senza mappa cercando il mondo senza gente oltre il sole, perso nel fragoroso affronto di un gran vento. 32 - Robert Lowell

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