Linea d'ombra - anno II - n. 5/6 - estate 1984

La casa della vedova se ne va con la casa, la vedova con la sua pallida, bianca tazza di té che ha ispirato col brandy. Lathom House, Middleton Manor, New Hall, Silverton, Brickling con le sue finestre raggrinzite e i frontoni color di rosa son convertiti in ospedali, politecnici, celle di manicomio dal personale insufficiente che si sbriciolano sulle teste dei matti. Le case di campagna che si muovevano veloci come ferrovie adesso sono più stazionarie dei formicai - non servono più a nulla. Cadranno sotto l'ascia di tasse punitive che un tempo erano nate per esigere... troppo grandiose per qualsiasi galleria? La casa costruita per lo svago morirà prima di chi l'ha preceduta, la cattedrale, che un tempo superava nell'arte e nel costo? Freddi comignoli e statue verdastre sopravvivono al vivente giardino consegnato all'irreversibile abbandono dopo un anno senza affittuari - da qualche cosa al nulla ... come re Carlo che perse la testa e condivise la sorte e la strana ostinata violenza puritana del suo antagonista, il Protettore, la cui carcassa fu trainata sulla carretta fino a Tyburn, impiccata e sepolta sotto il patibolo. Se ti tengono per il collo troveranno una corda. 1Vulleterresans seigneur. Le vecchie pazzie, come al solito, non tornano mai - le case bruciano ancora nel vapore dorato della bassa marea di Turner. Solo quando cominciamo ad andarcene, notiamo l'oltraggioso fallico riverbero dei fiori sgargianti che affascinavano i bambini. Fu breve il regno del re pescatore. poesia Robert Lowell - 29

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