. racconti stranieri - - voto e i servizi sociali per chiunque in questo paese ne avesse diritto. Ma voi ragazzi pensavate di poter rovesciare il mondo e non era affatto così. Quando tutto il fumo è dileguato vi siete trovati con una manciata di nuove leggi federali e con un paese ancora pieno di ostacoli contro cui i neri devono lottare - solo perché sono neri. Non c'è stata una rivoluzione, Melanie, e non ci sarà nessuna rivoluzione'. 'Allora cosa dovrei fare, eh? Lavarmene le mani e non occuparmi di ciò che accade alla mia gente? Non dovrei continuare a lottare per migliorare le cose?' 'Certo che puoi farlo. Ma dovrai lottare dentro al sistema, perché questo sistema e queste cosiddette scuole borghesi sopravviveranno per molto tempo ancora. E ciò significa che ti fai furba come molti dei tuoi vecchi amici e ti procuri un lavoro importante dove puoi avere una certa influenza. Non hai bisogno di venderti, come dici tu, e lavorare per qualche grossa compagnia. Ma potresti diventare un assistente sociale o un'avvocatessa che difende i diritti civili, o aprire una scuola antiautoritaria proprio in questo stesso quartiere. In questo modo potresti veramente aiutare la comunità. Ma che aiuto puoi dare a questa gente di Brewster mentre vivi dall'oggi al domani con lavori precari aspettando una rivoluzione? Tu stai sprecando il tuo talento, bambina mia'. 'No, io non credo di stare sprecandolo. Almeno io sto qui a contatto giornaliero con i problemi della mia gente. Che cosa farei di buono dopo quattro o cinque anni di lavaggio del cervello in qualche istituzione bianca fasulla e prestigiosa, me lo dici? Sarei come te e papà e quegli altri neri istruiti che se ne stanno seduti là a Linden Hills con un male inguaribile di amnesia borghese'. 'Non è necessario vivere in un quartiere di catapecchie per occuparti delle condizioni sociali, Melanie. Tuo padre ed io siamo Membri statutari dell'Associazione nazionale per il progresso della gente di colore da venticinque anni'. 'Oddio!' Kiswana gettò indietro il capo con enfatico disgusto. 'È questo l'impegno? Quell'immondezzaio da Zii Tom moderati pieno di Repubblicani neri!' 'Puoi essere sarcastica quanto vuoi, signorina, ma questa organizzazione lavora per i neri dall'inizio del secolo e lo sta ancora facendo. Dove sono tutti quei vostri gruppi radicali che dovevano mettere una Cadillac in ogni garage e Dick Gregory alla Casa Bianca? Te lo dico io dove sono!' Lo so che me l'avresti detto, pensò Kiswana con rabbia. 'Si sono bruciati perché volevano troppo e troppo in fretta. I loro obiettivi non erano basati sulla realtà. E questo è stato sempre il tuo problema'. 'Cosa vuoi dire con il mio problema? Io so esattamente quello che faccio'. 'No, non lo sai. Tu vivi perennemente in un mondo di fantasia, vai sempre agli estremi, prendi lucciole per lanterne. La vita non è così. La vita è accettare ciò che esiste e cominciare dal lì. Dio, mi ricordo quanto mi hai fatto preoccupare quando ti mettevi tutta quella lacca in testa. Temevo che avresti preso un cancro ai polmoni - cercando di essere quella che non sei'. Kiswana balzò su dal divano. 'Oh, Dio, non ne posso più. Cercar di essere qualcosa che non sono, mamma! lo cerco invece di essere orgogliosa dellemie origini e del mio retaggio africano. Se questo vuol dire essere quelGloria 1Vaylor - 191
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