raccontistranieri 'Non è che abbia rifiutato, mamma. Vogliono settantacinque dollari di deposito e in questo momento proprio non ce la faccio'. 'Melanie, i soldi te li posso dare io'. 'Non voglio che tu mi dia dei soldi - te l'ho già detto. TÌ prego, lascia che mi arrangi da sola'. 'Permettimi di prestarteli, allora'. 'No!' 'Ah, quindi puoi prendere soldi da tuo fratello ma da me no?'. Kiswana distolse lo sguardo dalla pena che vedeva negli occhi della madre. 'Mamma, quando prendo i soldi da Willie lui me li fa restituire. Tu non me lo permetti mai', disse coprendosi la bocca con le mani. 'Non me ne importa niente. E penso comunque che sei una grande egoista a startene qui senza telefono, e delle volte non ti fai sentire per due settimane. Potrebbe succedere qualsiasi cosa, specialmente in mezzo a questa gente'. Kiswana alzò di scatto la testa. 'Cosa vuoi dire, questa gente? È la mia gente e la tua, mamma. Siamo tutti neri. Ma forse te ne sei dimenticata, là, a Linden Hills'. 'Non è di questo che parlo, e tu lo sai. Queste strade - questa casa -è tutto così squallido e fatiscente. Tesoro, non sta scritto da nessuna parte che tu devi vivere così'. 'Bè, così vive la povera gente'. 'Melanie, tu non sei povera'. 'No, mamma, tu non sei povera. Quello che hai tu e quello che ho io sono due cose completamente diverse. Io non ho un marito che tratta immobili con una rendita da sei zeri e una casa a Linden Hills, ma tu sì. Quello che ho io è un sussidio settimanale di disoccupazione e un conto in rosso alla United Federai. Quindi tutto quello che mi posso permettere è questo studio a Brewster Place'. 'Però ti potresti permettere molto di più', ribattè la signora Browne, 'se non avessi lasciato l'università e se non dovessi ricorrere a questi lavori senza qualifica e senza sbocco'. 'Ah, ah, sapevo che ci saresti arrivata prima o poi'. Kiswana sentiva cerchi di rabbia irrigidirle la spina dorsale e spingerla verso il divano. 'Non capirai mai, vero? Quelle scuole borghesi erano controrivoluzionarie. Il mio posto era nelle strade con la mia gente, a combattere per l'uguaglianza e per una comunità migliore'. 'Controrivoluzionarie!' La signora Browne cominciò ad alzare la voce. 'E dov'è la tua rivoluzione ora, Melanie? Dove sono tutti quei rivoluzionari neri che gridavano e dimostravano e alzavano un sacco di polvere insieme a te in quell'università? Eh? Sono seduti in uffici lussuosi con le loro lauree ben in vista in cornici di mogano; e per queste strade non ci passerebbero con le loro macchine, dato che l'amministrazione comunale non aggiusta neanche le buche, in questa parte della città'. 'Mamma', disse Kiswana scuotendo incredula la testa, 'come puoi tu, donna nera, star lì seduta a dirmi che quello per cui abbiamo combattuto nel Movimento non è stato importante solo perché alcuni di noi si sono venduti?' 'Melanie, non sto dicendo che non è stato importante. È stato molto importante alzarsi a dire che si era orgogliosi di ciò che si era, e conquistare il 190 - Gloria1Vaylor
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