Linea d'ombra - anno II - n. 5/6 - estate 1984

raccontistranieri La signora Browne abbassando gli occhi per nascondere la sua aria divertita, accettò l'invito e sedette vicino alla finestra, accavallando le gambe a sua volta. Immediatamente Kiswana realizzò quale era il modo corretto di farlo. La sua posa da celluloide contrastava vistosamente con la dignitosa calma della madre; in fretta ricompose le gambe. La signora Browne si volse verso la finestra fingendo di non vedere. 'Almeno hai una veduta piuttosto decente da qui. Mi chiedevo cosa c'era dietro quell'orribile muro - c'è il viale. Tesoro, avevi notato che si possono vedere gli alberi di Lindon Hills da qui?' Kiswana lo aveva notato perché nei suoi molti giorni solitari se ne era stata seduta in quell'appartamento grigio a fissare quegli alberi pensando a casa: ma sarebbe morta piuttosto che ammetterlo apertamente con sua madre. 'Ah, sì? Non ci avevo mai fatto caso. E allora, come va papà e tutto il resto a casa?' 'Benissimo. Stiamo pensando di rifare una delle stanze degli ospiti dato che voi figli ve ne siete andati, ma papà sostiene di poter fare tutto quel lavoro da solo. Io gli ho detto che non ne ha né il tempo né l'energia. Adesso quando torna dall'ufficio è talmente stanco che non riesce quasi a muoversi. Ma sai che non si può dire niente a tuo padre. Tutte le volte che si lamenta della tua testardaggine gli dico che sei proprio figlia sua. Ah, e ieri è passato da casa tuo fratello', aggiunse come se le fosse appena venuto in mente. Ora capisco, pensò Kiswana. Ecco perché era venuta. Il fratello di Kiswana, Wilson, era stato da lei due giorni prima e le aveva prestato i venti dollari che le occorrevano per finire di pagare il cappotto invernale da ritirare. Quel figlio di puttana probabilmente era corso dalla mamma - e proprio dopo che aveva giurato di non dir niente. Me lo sarei dovuto aspettare, è sempre stato un moccioso pieno di arie, pensò. 'Davvero?' disse forte. 'È venuto anche da me all'inizio della settimana. E mi ha prestato dei soldi perché il mio sussidio di disoccupazione non era ancora stato passato in banca ma ora è tutto a posto'. Ecco, su questo ti ho anticipato. 'Ah, non lo sapevo', mentì la signora Browne. 'Non ha detto niente di te. Aveva appena saputo che Beverly è di nuovo in attesa ed è corso a dircelo'. Maledizione. Kiswana si sarebbe tagliata la lingua. 'Così si è fatta ingravidare un'altra volta, eh?' disse irritata. Sua madre sussultò. 'Perché devi sempre essere così volgare?' 'Personalmente non capisco come lei possa andare a letto con Willie. È una tale nullità'. Kiswana era ancora risentita per l'atteggiamento di suo fratello all'Università. Mentre tutti a scuola scoprivano la loro identità di neri e protestavano nel campus, Wilson non aveva mai preso posizione; si era anche rifiutato di pettinarsi alla afro. Questo aveva irritato Kiswana perché, al contrario di lei, lui aveva la pelle nera e il tipo di capelli, spessi e crespi, adatti a una bella pettinatura afro. Kiswana aveva tuttavia insistito nel voler tagliare i propri, ma erano così fini e sottili che si rifiutavano di stare insieme compatti anche dopo che li aveva lavati. Così se li doveva spazzolare insù e spruzzare di lacca perché non si appiattissero. Non aveva mai perdonato a Wilson di averle 188 - Gloria1Vaylor

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