Linea d'ombra - anno II - n. 5/6 - estate 1984

trattar la lingua come fosse magica è un buon esercizio che arriva ad inebriarci. Poi lo strumento s'è accordato: la migliore poesia è il Verbo fatto tango. E le poesie sono un modo che adottiamo per farci capire e per capirci. Quel che importa spiegare è la vita, i tratti della sua filantropia, le notti dei suoi sabati. La maniera che ha soprattutto d'estate d'essere un paradiso. Anche se poi, talvolta, una di quelle notti armate dal diavolo se uno pensa alla storia di questi ultimi anni, se pensa a questa vita che ci riduce in pezzi di legname marcito, perduto in un naufragio. la coscienza gli pesa perché segretamente sta cercando di persuadersi che ancora è onesto con se stesso. Il gioco di far versi, che non è un gioco, finisce per somigliare al vizio solitario. poesia Jaime Gilde Biedma - 169

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