narrativae memoria soni senza giardini e strade e marciapiedi, certo più squallida per mio padre persino dell'arenaria polverosa e dell'argilla, chi li vede piu i rapporti? In un paese, di montagna, i rapporti sono obbligati e sono resi evidenti dai sentieri, dai doni, dalla freddezza o dal calore dei saluti, dalla visibilità fisica degli spostamenti (in campagna non si può nascondere nulla e non si può scappare, e perciò la gente si ammazzava con vigore e costanza, dieci volte più di adesso). Visibile,corale è anche l'ultimo spostamento, nella bara, sulle spalle dei figli o dei fratelli, al cimitero in fondo alla valle, visibile anch'esso e luogo destinato di ognuno. In città, soprattutto se la città è sgangherata, speculativa, impervia, non si vede nulla. Tornando a casa, quindici anni fa, vedevo una brutta casa a cinque piani tra altre case altrettanto brutte. Mio padre, sempre più invalido, ingrassato, ingobbito, che in città non aveva nulla da fare, e girava un po' sperduto per le strade, a cercare di capire i rapporti, credo, guardando come se fosse la prima volta. Non possedeva quasi nulla ma sembrava rappresentare alla lettera la figura del possidente (''e le mani ternersele dietro la schiena"); camminava come se passeggiasse tra le vigne. Le arniche di mia madre, maestre, le mandavano i nipotini da accudire. Un vicino di casa, che era anche l'impresario costruttore della casa, portava un cognome che sembrava un nome di battaglia ( è il nome su cui si chiude l'Orlando furioso, "bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa") ed era stato uno dei due nomi emblematici della resistenza, che lì fu una resistenza guerreggiata. Era un amico di mio padre. Uno che era riuscito a sopportare di guadagnarsi la paga del sabato; e i suoi camion mi svegliavano alle sei imballando il motore per fare la rampa del garage. Non a tutti riesce. L'altra famiglia emblematica della resistenza, che aveva anche un nome, Ammazz.alorso, che sembrava un nome di battaglia, era finita in tragedia con uccisioni tra fratelli, quando era tornata la pace. In città non si cercano i vicini o i parenti. Si cercano i pari, i compagni. Sono quelli gli unici rapporti che si vedono subito, anche solo guardando, anche da un rapido scambio di commenti con un amico incontrato per caso. * * * Negli anni perciò i rari ritorni erano diventati viaggi nel presente, senza particolari recessi emotivi; non erano più rotture, non erano più in senso stretto, ritorni, sempre a metà tra l'odio e la nostalgia. Quelli che incontravo erano nuovi. Non erano in nessun senso abitanti di una città come era stata la mia negli anni cinquanta, ma abitanti della costa adriatica: operai, studenti, professori di scuola secondaria, abituati a spostarsi per lavoro lungo la costa, iscritti a università emiliane o a Roma, erano figli dell'industrializzazione e dell'istruzione di 154 - FrancescoCiafaloni
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