Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

discussione prendere decisioni a ogni istante: anche, paradossalmente, allo scopo di far esistere quel campo della possibilità e dell'indecisione così significativo per il romanticismo e il modernismo. E proprio per render conto di questa paradossale coesistenza di decisione e indecisione la letteratura moderna ha creato una delle sue metafore più appassionanti, di cui vedremo adesso in breve tre diverse fasi. · 3. Primo capitolo della Pelle di zigrino di Balzac. L'eroe ha appena perso alla roulette i suoi ultimi franchi: stanotte si getterà nella Senna, e nel frattempo gironzola per una bottega d'antiquario - molto ben fornita a dire il vero: una via di mezzo, diciamo, tra il Louvre e il Bon Marché. È stregato dall'eterogeneità quasi surrealista degli oggetti che lo circondano. La sua immaginazione s'accende, egli sprofonda in una tipica fantasticheria romantica ... ... ed ecco che, di colpo, ogni sua aspirazione può realizzarsi grazie alla metafora di cui si diceva: il patto col diavolo. Il diavolo è un beniamino della cultura di sinistra, e non mi azzarderò a parlarne male; vorrei solo indicare il prezzo del patto: ''E cosa devo darti, in cambio, io?" chiede il Faust di Goethe; e Mefisto: "Per questo hai molto tempo, ancora" (vv. 1649-50; trad. di F. Fortini). Hai molto tempo, ancora: oltre cent'anni dopo, il Mefisto di Mann ribadirà questo concetto: "Vendiamo tempo ... è la cosa migliore che abbiamo da offrire" (Doktor Faustus, cap. 25). Vendiamo tempo; e, a ben vedere, lo compriamo anche. Faust e Mefisto, per dir così, scambiano due tempi diversi: a Faust le possibilità illimitate del futuro; a Mefisto, non l'eternità (l'anima di Faust verrà salvata), ma il presente. Il verso appena citato - "Per questo hai molto tempo, ancora" - non pospone il pagamento di Faust, ma in effetti lo realizza. Visto che "per adesso" non c'è da preoccuparsi, Faust finisce col cedere del tutto !"'adesso" a Mefisto. In Goethe, dunque, il tempo si spacca: c'è il tempo di Faust, tutto dedicato a esplorazioni ed esperimenti, sempre pienamente esposto al nostro sguardo; e c'è il tempo di Mefisto, il più delle volte invisibile, dedicato interamente a quelle azioni spietate che sono necessarie alla realizzazione dei sogni di Faust, ma di cui Faust preferisce sentirsi innocente: "Le concedo il piacere, a farla breve, di mentire a se stesso, all'occorrenza" (vv. 3297-8), è il modo sarcastico e veritiero con cui Mefisto mette a tacere le proteste d'innocenza di Faust nella scena cruciale della tragedia di Gretchen (e un dialogo pressoché identico avrà luogo nell'episodio di Filemone e Bauci). Una delle principali conseguenze psicologiche del patto è dunque un crescente senso di irresponsabilità da parte di Faust: il frutto dei servigi di Mefisto può esser goduto ritenendosi in buona misura - ma ancora non del tutto - estranei a ciò che è necessario alla sua produzione: "Avete il diritto di dire pudicamente 'che schifo'./ Da88 - Franco Moretti

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