Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

discussione sticapuò esserescambiataper una eternagiovinezzae spiegacertereazioni del letleratodi fronte ai problemi della vita. Si scambiano le esclusionio le inclusionicome sentenze capitalio passaportiper l'Olimpo. Non sono nè l'una cosanè l'altra.Di solito riguardanosolo chi le decide. Il letleratocamminasul cigliodi un abisso:quellodellainesistenza. E il timoredi esseredi nuovo inghioltitodal baratroricorrecon un andamento a spirale.la sua carriera -per usareun terminepiù aborritoe generalmentepiù adeguato - èfalta di tappecheplacanosolo momentaneamentelasua angoscia.L'ascensioneprocederàattraversoappigli nascosti,spuntoni di rocciaepiazwole aeree.Questipassaggiobbligati gli confermerannodi esistere,ma gli darannoanche il senso dellaloro precarietàe del vuoto che lo attende. Il lelteratocheda giovanesi emozionase ilsuo nome comparein un elencodi redattori,perchécosìha il senso di nascere,è lo stesso che da vecchiosi emozionase il suo nome compare in un elencodi scrittori,perché così ha il senso di morire. A ognistadio muta l'arbitrodellasua esistenza,come una stajfelta chesi dà il cambio:solo il testimone rimane il medesimo, ma sempre in mano d'altri. Con sgomento il letteratoconstateràche lasua vitaè stata una spola tra il desideriodi esisteree lapaura di non esisterepiù. Il traumadellanascitasaràoccultato,nellafalsificazionedei ricordi,dallabeatitudine dellaplacenta.Allora bastavasua madrea rilasciarglui n certificato di esistenza.Oppure un fratello o un amico. È veroche costoropotevano ritoglierlo:ingenerele lodipiù inalleseti arrivanoquando l'esperienzasembraaverlesmentite.Ma allorasi ricorrevain appelloa un altro tribunale,un criticodellacui competenzaassolutanon si dubitava. Il suo era un viaticoper l'eternità. Il poeta apprendistaoscilla,nel valutarese stesso, tra ilpresagiodi essereRimbaud e il timoredi essereun inello:pensareche la realtàsia, come sempre, una terzaalternativa,generalmentelontana dalleprime due, è di solito una conquista tardiva. È tipico che l'adolescente,nel dubbio, lasciin calcea ogni lirica,epigrafeper iposteri, il nome e il cognome. Che questo avvengaanche inpersone anzianesignificasolo che la capacitàdi illudersisi può conservarea lungo, come i capelli. È béne scoraggiarecon pazienza l'entusiasmo de/l'esordiente,se affida al tuo giudizio lasuasopravvivenzaletteraria.Comunque vada, non te lo perdonerà.Niente è infatti più pericolosoche la buonafede, 82 - GiuseppePontiggia

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