Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

apertura di voi e, naturalmente, contro di voi, vi diranno il contrario. Oso soltanto consigliarvi di farla a viso aperto; nel peggiore dei casi con la maschera politica, senza altro travestimento come ad esempio: letterario, filosofico, religioso. Poiché altrimenti contribuireste a degradare attività così eccellenti, almeno, come la politica, e a intorbidare la politica in modo tale che non potremo mai più capirci. E a chi vi rinfacciasse i vostri pochi anni, potrete ben rispondere che la politica non deve essere necessariamente affare di vecchi. Ci sono movimenti politici che hanno il loro punto di partenza in una giustificata ribellione di minori contro l'incapacità dei sedicenti padri della patria. Questa politica, vista con gli occhi della confusione giovanile, può sembrare troppo rivoluzionaria mentre, nel fondo, è perfettamente conservatrice. Perfino le madri - c'è qualcosa di più conservatore di una madre? - potrebbero consigliarla con parole simili a queste: "Prendi il volante, figliolo, perché vedo bene che con tuo padre andremo a finire tutti quanti nel fosso". * * * Diceva il mio maestro: Pensare è gironzolare di strada in stradina, di stradina in stradetta fino a dar di naso in un vicolo chiuso. Una volta giunti a questo vicolo pensiamo che il bello consisterebbe nell'uscirne. È allora che si cerca la via d'uscita. * * * Poiché si avvicinano tempi duri e gli uomini si dispongono a lottare - popoli contro popoli, classi contro classi, razze contro razze - brutti tempi per i sofisti, gli scettici, gli sfaccendati e i ciarlatani. Rincrudirà il pensiero pragmatista, voglio dire il pensiero consacrato a rinforzare le molle dell'azione. Bisogna vivere! E il grido di battaglia ogni volta che gli uomini si decidono a ammazzarsi. E lo scherzo di Voltaire: le n'en vois pas la nécessité non solo non farà ridere, ma non convincerà nessuno. E questa mia cattedra - quella di Rettorica, non quella di Ginnastica - sarà soppressa per ordinanza reale, se addirittura non sarò perseguitato e condannato come corruttore della gioventù. * * * O come nemico degli dei. Degli dei nei quali non si crede. Poiché non bisogna dimenticare ciò che disse tante volte il mio maestro: "Non c'è nulla di più temibile dello zelo sacerdotale degli increduli". In altri termini: "Che Dio ci liberi dagli dei apocrifi" nel senso etimologico della parola: dagli dei occulti, segreti, inconfessati. Perché questi sono sempre stati i più crudeli e soprattutto i più perversi; essi dettano i sacrifici che si offrono agli altri dei, agli dei del culto ufficialmente riconosciuto. * * * 6 - Antonio Machado

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==