raccontiitaliani gnante tra.gli ospiti, non turbata dalla scarsa simpatia corrente tra le coppie Panizzi e Bellagamba, le quali, a quanto assicurato dall'avv. Bruschini, indefesso osservatore, per l'intera durata del soggiorno riuscirono a mantenere tra loro una distanza mai inferiore ai cinque metri, e neppure dall'increscioso incidente occorso tra il dott. Daquanno, cancelliere presso il Tribunale, e il prof. Caviglia, insegnante di ginnastica nonché apprezzato pittore dilettante, a causa di un'allusione non ortodossa sfuggita al secondo a proposito dei meridionali, incidente del resto non degenerato ma prontamente composto, grazie anche ai buoni uffici del cav. Croci, che essendo oltretutto sposato a una calabrese si trovava, come dire, in un'ideale posizione di equidistanza. Né sarebbe giusto passare sotto silenzio le ricorrenti molestie arrecate dai bambini Caccialanza e Filiberti e l'ostinata sfortuna della coppia formata dal geom. Sesenna, dell'Ufficio Tecnico comunale, e dal sig. Denari, titolare del noto negozio di tessuti Arbiter, al torneo di briscola che li vide soccombere nella partita finale, a dispetto dell'affiatamento perfetto e dell'assodata scientificità della loro condotta tattica, nei confronti della coppia Cazzulani-Montipò (rispettivamente, imballaggi flessibilie termosanitari), sui cui "rischi calcolati" è il caso di dubitare, meglio addicendosi a certe mosse la qualifica di "avventurose" e il loro buon esito da accreditare piuttosto alla "dea bendata", per dirla con la signora Prestamburgo, o a un più corporeo attributo, secondo la schietta formulazione del rag. Breviglieri, neppure respinta del tutto dai festosi vincitori. Da segnare senz'altro nel conto perdite di un bilancio per altri versi meritorio e nel complesso nient'affatto negativo, l'abuso di rievocazioni di precedenti vacanze, con raffronti tra questa valle e quella valle, lodi, contestazioni e riserve, difese, repliche e divagazioni a proposito di Pila, Foppolo, Piani Resinelli, Bormio e Cervinia, dei pregi di Madonna di Campiglio e delle risorse di Bardonecchia, non senza prestigiosi sconfinamenti a Zermatt e St. Moritz, disamine rese vieppiù complicate dalla varietà e disparità della domanda, che si traduceva nella mancanza di un comune codice o statuto, chi basandosi sul presupposto che la vacanza ha da essere anzitutto sportiva e chi invece sull'assioma dell'economicità, valendo per taluno il principio del relax e per talaltro il postulato della ricreazione mondana, tanto per fare gli esempi più semplici. Anche maggior favore conobbero le discussioni in materia gastronomica, che coinvolsero centinaia di trattorie e locande, osterie e hostarie e luoghi di ristoro inizialmente limitati all'arco alpino e appenninico, ben presto interessanti l'intero territorio nazionale. Discussioni fatalmente poco concludenti, ancorché fervorose, perché problemi e dilemmi del tipo se La Vecchia Pesa di Courmayeur sia ottima o solo buona e se non sia meglio La Nuova Lanterna, quanto si spenda al Capriolo di Pré-Saint-Didier (però mangiando tutto, dall'antipasto al dessert), se sia più saporito l'agnolptto del Castellaccio o 54 - Piergiorgio Bellocchio
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