Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

raccontiitaliani guire quello che fa. Si vede anche dai suoi capelli mai composti. Da come cammina scappando o rincorrendo. Se osassi le suggerirei di raccoglierli questi capelli. Se fosse la mia bambina le farei le trecce molto tirare. Così forse si calmerebbe un po'. In questo momento è così agitata. Il fatto poi che la notte non c'è. Non è vero che c'è sta arrivando è arrivata sta finendo va via. Durasse. Fosse un avvenimento. Invece c'è solo il giorno e poi questo intermezzo. Vorrebbe riposare un po' dormire cioè addormentarsi. Le piacerebbe quel momento li del lasciarsi andare. Si mette di nuovo in senso orizzontale. Il cuscino un po' in basso i piedi un po' fuori. Non fa freddo fa caldo. I piedi toccano ogni tanto il pavimento ma lì c'è la stuoia come soleggiata come calda. Non basta. Così riprende lo spettacolo. Adesso lei si è messa una maschera. Quale non importa. Però riesce a tenere gli occhi proprio spalancati. Non guarda fuori guarda verso dentro ma lo sguardo esce lo stesso e le immagini si spaventano. In più la maschera ride allegra. Le immagini si spaventano in questo modo indietreggiano se ne vanno. Forse. III Non so se il mio sguardo le arriva. Se sapessi che le arriva mi inquieterebbe tanto. Continuando ad avere paura sapendo che va in giro poco per me è come se camminasse sempre la incontrassi sempre. Perché? Anche questo non so. Quando la incontro ogni tanto ha una gonna con dei disegni. Lei lava i vetri e pensa a certi cristalli. Guarda i vetri puliti e pensa a certi cristalli sfaccettati che si colorano di tutto che poi ruotandoli sfuggono i colori e li riafferrano. Pensa a queste cose per incoraggiarsi alla calma perché lei è molto agitata. Adesso guarda fuori in attesa. Fuori ci deve essere uno spettacolo. Non sa quale ma lo sa. Ne ha visti tanti non tutti uguali diversi anche. Qualche volta si è entusiasmata sentendosi da questa cosa poi disturbata. Lei ha molta esperienza di spettacoli e scenografie. A volte c'è solo la scenografia e le piace di più. Lo spettacolo non è ancora successo lei non ha ancora partecipato. Adesso continua a guardare fuori perché sa che lo spettacolo là c'è. Anche se da lì non si vede si vede c:osìpoco. Deve essere qualcosa di abbastanza grigio ma anche abbastanza colorato. Perché è così e perché così è reale e un po' consola. 46 - Piera Oppez:zo

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