Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

raccontiitaliani tro lato, dall'altro lavabo, le nostre celle sono vicine, e se lui parla lo sento io. Okay, arrivo, arrivo. "Allora, tutto a posto?", mi fa lui. "Solo uno". "Solo uno? E che cazzo ha fatto per una settimana? È uno stronzo, te lo dico io, è uno stronzo. È sempre una guardia". "Già, e noi siamo sempre dei carcerati", incline io alla filosofia. "Almeno è buono?" "È una bomba. Ma ha voluto di più. lo pago e tu ne guadagni i vantaggi". "Facciamo a mezzo. Dài, non tenermi sul filo, cos'è?" "Voglio una cola". "Va bene, domani te la do. Sbrigati". "Paparaparaparapà. / guerrieridellapalude silenziosa, di Walter Hill". "Ma va? È splendido. Lo sai qual è il titolo originale?". "Lo so, Io so. E adesso apri bene le orecchie che te lo racconto". Le avrebbe aperte bene le orecchie, ormai anche lui aveva l'udito fino. Vederci, niente. Miope come una talpa, ma quanto a orecchio quegli anni di carcere lo avevano ben addestrato. D'altronde non si nasce mica tutti con gli stessi occhi. E a me che non ci vedesseniente non mi importava nulla. A me interessava che quando camminava metteva bene le gambe, e lui il passo lo aveva buono. Lanfranco Caminiti (Messina 1949) è da sei anni in carcere, condannato per fat_tidi eversione. È questo il primo racconto che pubblica. LanfrancoCaminiti - 41

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