Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

apertura Più saggio sarà indurre i popoli a preparare la pace, a premunirsi per essa e, prima di ogni cosa, ad amarla, usando proverbi meno paradossali. Ad esempio, se vuoi lapace, cercache i tuoi nemicinon amino la guerra; detto in altro modo: cercadi non averenemici, o, che è lo stesso: cercadi trattarei tuoi vicinicon amoree giustizia. Capisco bene che questo ci porterebbe, in ultima istanza, a rimettere in luce il Cristo, cosa che, dopo Nietzsche, è di cattivo gusto, propria di sagrestani e filistei a giudizio di molti saccenti, che non hanno notato ancora come i filistei e i sagrestani non sogliono mettere fuori il Cristo in funzione amorosa, ma per benedire i cannoni, le bombe incendiarie e perfino i gas omicidi. Comprendo anche che le sentenze più giudiziose e meglio intenzionate potrebbero non portarci inevitabilmente alla pace. Ma che cosa ne sappiamo di una società cristiana con meno latino - il latino è uno dei più grandi nemici del Cristo - e maggior senso comune della nostra? * * * Ladro di energie, chiamava Nietzsche il Cristo. Ed è un peccato - aggiungeva Mairena - che non ci abbia rubato abbastanza. * * * Sull'orgogliomodesto, del quale vi ho parlato tante volte, voglio aggiungere: Poca cosa è l'uomo e, nondimeno, cercate di vedere se trovate qualcosa che sia superiore all'uomo; qualcosa, soprattutto, che aspiri come l'uomo a essere più di quello che è. Sull'essere sono informati tutti gli esseri, uomini e lucertole; sul doveressere quello che non si è sono esperti soltanto gli uomini ... * * * L'insoddisfazione è, cari amici, l'unica base della nostra etica. Eccola, se mi chiedete una pietra fondamentale per il nostro edificio. Antonio Machado (Siviglia 1875 - Collioure 1939) è considerato da molti come il più grande poeta del nostro secolo. Oreste Macrì ha raccolto in traduzione italiana le sue Poesie e le sue Prose per l'editore Lerici a metà degli anni Sessanta, due volumi ormai purtroppo introvabili. Lo ringraziamo caldamente per averci permesso di riprodurre delle Prose parte del Juan de Mairena, un testo del 1936, nella traduzione sua e di Elisa Terni Aragone. Joaquin Xirau (Figueras 1895- México 1946), fu filosofo e insegnante, autore di numerosi saggi su Rousseau, Descartes, Husserl, Bergson. Il testo che pubblichiamo è apparso nel n. 112, luglio-agosto 1983, della rivista messicana "Dialogos", assieme a molti altri di esuli spagnoli scritti nel 1939 in memoria di Machado, mai pubblicati e fortunosamente ritrovati di recente negli archivi del Colegio de México. Ringraziamo calorosamente Ramòn Xirau, figlio di Joaquin e direttore di "Dialogos", per avercene permessa la traduzione. I disegni di questo numero sono opera del fratello di Antonio, José Machado (Siviglia 1879- Santiago del Cile 1958), illustratore di molti libri di Antonio e in particolare di La guerra (1937). 24 - Antonio Machado

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