Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

apertura trovarci davanti a questo bivio: da una parte, la guerra, inevitabile; dall'altra, la pace, vuota. Detto in altro modo: quando la pace è vuota, priva di ogni contenuto religioso, metafisico, etico, ecc., e la guerra carica di ragioni polemiche, di motivi per guerreggiare, appoggiata a una religione e a una metafisica e a una morale e perfino a una scienza del combattimento, che cosa potrà la pace contro la guerra? In questo caso il pacifismo vorrà dire soltanto: paura delle terribili stragi della guer- · ra. La guerra, matribus detestata, avrà dalla sua parte tutti gli uomini coraggiosi, di fronte a una pace solo accompagnata dalla paura. In cattiva compagnia andrà allora la pace. Vi giuro che non vorrei arrivare a quei tempi. (Sulla guerra) Si vis pacem para bellum, dice un adagio latino alquanto superfluo, perché l'uomo è per natura combattivo e per guerreggiare è sempre più o meno paratus. Comunque, il proverbio conduce soltanto, come tante altre sentenze latine, a un vicolo di difficile uscita: in questo caso, alla corsa agli armamenti, il cui traguardo è la guerra. Antonio Machado - 23

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==