Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

apertura (Onda di cinismo) Un'onda gigantesca di cinismo minaccia il mondo intero. l>er cinismo intendo, in questo caso -, attenendomi a uno dei significati etimologici che si assegnano alla parola cinico (da kyon, kyn6s, cane) - una certa fede nell'animalità umana, il cosiddetto stato di natura, che contiene virtù più autentiche dei valori culturali, una certa ribellione della elementarità contro la cultura, che adotta forme molto diverse. La battaglia è molto antica e rincrudisce al declino di molte civiltà. In pieno illuminismo il cinico Rousseau, quell'e,ifantde lanature, inizia il romanticismo e, conseguentemente, una cultura romantica nel ribellarsi contro una cultura classica - voglio dire zavorrata eccessivamente di ragione e d'intelligenza-, in difesa dei diritti della sentimentalità. Il cinismo attuale milita contro Rousseau, in quanto si ribella contro la cultura romantica che aveva sconvolto la ragione con l'influsso del sentimento e creato quelli che durante tutto il secolo XIX abbiamo usato denominare ideali; eppure sta dalla parte di Rousseau, l'immortale ginevrino, poiché continua ad essere cinismo, cioè, fede nella elementarità come fonte dei valori umani più veraci. Il cinismo attuale si chiama, con maggiore o minore esattezza, interpretazionematerialista della storia. L'opera d'un ebreo tedesco, grande ramo staccatosi dall'albero di Hegel, lo rappresenta ai nostri giorni. Carlo Marx conserva la sua fede hegeliana in un processo evolutivo dell'assoluto ed anche lo schema logico del maestro, inseriti in una nuova fede cinica che il vecchio Antistene avrebbe approvato: non sono fattori ideali, ma economici in ultima istanz.a, le necessità dell'animalia umana, gli agenti determinanti della storia. Il marxismo invaderà il mondo. È un'onda di cinismo? Senz.adubbio. Ma intendiamoci: io non vi ho detto ancora su che cosa si fonda, a mio parere, la forz.a incontrastabile del cinismo, per quale causa il cinismo percorre la storia ed è stato tante volte fecondo e lo sarà ancora. Il cinismo più autentico, quello che professarono i Greci nel ginnasio di Cinosarge, è un culto fanatico per la veracità, che non indietreggia davanti alle più amare verità dell'uomo. Vi darò un esempio: Se l'uomo fosse essenzialmente un porco - cosa che io sono ben lungi dal credere - soltanto il cinico non sarebbe disposto - come i pragmatisti - a difendergli il segreto; la virtù cinica consisterebbe nel riconoscerlo, proclamarlo e accettare coraggiosamente il destino porcino dell'uomo attraverso la storia. Comprendete ora perché in epoche di pragmatismo ipocrita il cinismo è una reazione necessaria? Comprendete ora come il marxismo, per quanto sia errato, nel voler segnalare una verità in mezzo a un diluvio di menzogne, ha un valore etico indiscutibile? * * * Un giorno - parla Juan de Mairena ai suoì alunni - potremmo 22 - Antonio Machado

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