Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

apertura * * * Uno dei segni che maggiormente denunciano un cambio di clima spirituale è la costante degradazione della comicità e il suo concomitante abbrutimento del riso. La verità è che mai come ai nostri giorni c'è stata al mondo tanta gente che quando ride sembra che ragli. * * * Ma tutto sarà per il bene, come dicono i progressisti. Il riso asinino è chiara rivelazione di una comicità assurda in procinto di sparire. Perché, a guardar bene, o meglio a sentir bene, non c'è nulla di più triste, e perfino in certo senso di più apocalittico, del raglio. * * * Leggendo Nietzsche, diceva il mio maestro Abel Martin - Mairena seguita a parlare ai suoi alunni - si direbbe che è il Cristo che ci ha avvelenati. E ben potrebbe essere il contrario - aggiungeva - che siamo stati noi a avvelenare il Cristo nelle nostre anime. * * * Il cinematografo, diceva il mio maestro tirando l'acqua al mulino della sua metafisica, è un'invenzione di Satana per annoiare il genere umano. Egli ci mostra la grande balordaggine estetica di un mondo essenzialmente cinetico, entro il quale l'uomo, culmine di animalità, rivela, sotto la sua apparenza di semovente, la sua qualità di mero proiettile. Perché quell'uomo che corre come un pazzo per una strada, si arrampica su un palo telegrafico o compare sulla grondaia del tetto per poi tuffarsi in un pozzo, finisce per annoiarci quanto una palla da bigliardo che rimbalza contro le sponde di un tavolo. Finché quell'uomo non si sarà fermato - pensiamo-, non sapremo di lui nulla d'interessante. * * * Tuttavia dal cinematografo, che ha tanto di arte bella quanto la scrittura o la stampa o il telegrafo, vale a dire non molto, e moltissimo invece di veicolo di cultura e di mezzo per la sua diffusione, bisogna esigere, come dalla fotografia, che ci lasci di fronte agli oggetti reali senza aggiungere loro altro che il movimento, quando l'hanno, riproducendolo con la maggiore esattezza possibile. Perché nella fotografia solo l'oggetto reale, inesauribile per chi sappia guardarlo, può interessarci. Ed è già molto che a Chipiona possiamo vedere le cascate del Niagara, i bastimenti del canale di Suez, la pesca del tonno nelle tonnare di Huelva. Fotografare fantasmi composti in uno studio di cineasti è qualcosa di perfettamente stupido. L'unico modo di non poter immaginare l'immaginario è che ce lo diano in fotografia, alla pari degli oggetti reali che percepiamo. Il bambino sogna le figure di una fiaba a Antonio Machado - 17

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