bottega Romano Bilenchi I miei rapporticonTozzi Ernesto Sabato ha scritto che "non può esistere oggi l'originalità assoluta". È chiaro che uno scrittore oggi opera su una serie di strati artistici e culturali che si sono accumulati nei secoli e dato così per scontato che ogni scrittore ha radici profonde in altri autori, quello che Sabato afferma è vero solo fino a un certo punto: rimane un margine tangibile, per comunicare al lettore proprie personali emozioni. Se la poesia esiste già nel mondo, come hanno detto veri poeti e recentemente anche Luzi - e io sono perfettamente d'accordo - ogni poeta deve andare a cercare in questa realtà la propria personale poesia. Per afferrarla possono anche aiutare opere di altri scrittori oppure fatti della vita, ma la loro influenza si limita a questo. Un mio amico porta per la prima volta un nipotino di cinque anni a vedere una partita di calcio. La squadra per cui tifano marca un goal. li pallone viene rimesso al centro del campo. Il bambino, che ha sempre visto le partite in televisione, non si raccapezza in quello che sta per accadere e domanda allo zio: "Perchè non ce lo fanno rivedere?". Un pomeriggio di una domenica di giugno di un anno ormai molto lontano, quando anch'io ero giovane, esco di casa e dal palazzo dinanzi sorge il canto di una voce infantile che esegue la romanza di un'opera. Dopo un po' sul portone appaiono un bambino, che continua a cantare, e una bambina che lo accompagna. Il piccolo si ferma e appoggiandosi una mano sul petto fa l'acuto conclusivo e poi ride felice. La sua compagna che gli sta accanto e lo guarda con aria falsamente stupita, gli dà come suggello finale un calcio, leggero e garbato, nel sedere e fugge verso il prato alberato che si stende fra le case e il fiume. Egli la insegue correndo a zig-zag e insieme si fermano a cantare e a urlarsi parole strane e lamentose. Un cucciolo di setter rosso dorme in mezzo al prato all'ombra di un alberello. A tratti si gira sulla schiena e accenna a stendere una gamba. Forse sogna di giocare coi suoi coetanei. Appena ode la voce dei ragazzi apre un occhio vispo e attento, poi si alza sulle zampe anteriori, gradisce quello che vede e si lancia dietro al bambino e alla bambina. Li rincorre, afferra con la bocca ora i pantaloni dell'uno ora la gonna dell'altra, convinto che lo accetteranno nel Romano Bilenchi - 169
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