Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

narrativae cinema violino, secondo la tecnica di Charlot). li Mater Danarosa domanda, e lei risponde, con la diligenza della timidezza: il nome, il cognome ... una vocetta innocente, piena di tutta l'allegria del mondo fuori dalla storia ... Suo padre si chiamava Stracci, è morto sulla croce... sì, è morto sulla croce facendo in un film la parte del Ladrone Buono ... è morto di fame, o di indigestione, per aver mangiato troppa ... RICOTI A ... Nel dirlo ride e piange ... Poi ricomincia a suonare la sua canzoncina al violino, con la vecchia nonna sorda accanto ... Primi Piani del Mater Danarosa e della Bambina si alternano mille volte. V Vedrete una borgata, non lontana dal cuore di Roma, anzi a due passi da San Pietro. La cupola di San Pietro, la vedrete, è sempre li, in fondo ai praticelli zellosi, agli spiazzi secchi, agli ammucchiamenti ubriachi di baracche, ai montarozzi d'immondezza, alle stradine tra le frattacce sventrate: e intorno, la visione dei grattacieli appena alzati, opere della nuova ricchezza, baciati dal sole. Il Mater Danarosa scende (lunga carrellata indietro) dalla sua macchina e s'interna in quel letamaio, candido al sole. Cerca la Bambina Stracci. A ognuno a cui domanda indicazioni, dà un mucchio di soldi liquidi (sempre secondo la tecnica classica; un balletto se vogliamo un po' zavattiniano, insomma: poveri matti, e soldi che volano come uccellacci al sole della borgata). Finalmente la Bambina Stracci è scovata, nella sua baracca orrenda, di legno putrido e secco come baccalà. E lì il Mater Danarosa vuol sentirla suonare. I Primi Piani del Mater Danarosa e della Bambina si alternano mille volte, straziati, ridotti a polpette di tenerezza dalle celesti iterazioni di Bach. VI Torna l'idea del twist del remoto '63. Twist di vipere scatenate, che ballano come color che un po' di pepe al culo fa rotear sul perno della pancia ritratti, come vèrmini acciaccati. i 64 - Pier Paolo Pasolini

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