narrativae cinema Pier Paolo Pasolini La (ri)cotta I Vedrete un salone liberty. Dentro vedrete i "Parenti" (i "Parenti tutti"), in due file, davanti i più bassi dietro i più alti. Vedrete che saranno tutti brutti. Li vedrete ballare il twist (1%3) come color che un colpo al basso ventre piega in avanti col sedere indietro, e furba beatitudine negli occhi. Li sentirete lanciare urla e vociferazioni con l'accento dell'Adalgisa, mentre lei, la marchesa Crespina Agnellini in Pirelloni, la sigherà adiriturain milanes. Nella colonna sonora prevarrà, con festosità reiterante prossima a ·litania, l'allucuzione famigliare "Viva il nostro Papà". II 5 o 6 Primissimi Piani del principe De Curtis, il Papà, i cui efflati celtici al telefono sveleranno anche al pubblico più cretino ("in via di sviluppo") i seguenti dati: a) egli è un grande industriale milanese, e b) sta per lanciare un nuovo prodotto e quindi si accinge a condizionare alcuni milioni di connazionali, e) nel frattempo sta portando a termine un affare (speculazione edilizia, vendita di un'intera strada con palazzi del Settecento o dell'Ottocento) per il valore di vari miliardi. d) sta seguendo una campagna elettorale per le elezioni amministrative in "una città del Tacco", dove ha intenzione di impiantare una succursale della sua industria, cercando un uomo di paglia tra gli avvocati del posto, e) che è anche Presidente di una grande casa di Produzione cinemato162 - PierPaolo Pasolini
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