bottega sulle quali non sono affatto preparato. Ciò che voglio è la liquidazione della vergogna chiamata proletariato. Sono dunque dalla parte del sistema che lo liquida nel modo migliore. Sono legato ai comunisti da un fine comune, sono in disaccordo con loro solo sulla scelta dei metodi. Ecco perché mi proclamo di estrema sinistra. E se chiamiamo comunista colui che vuole abolire lo sfruttamento di classe, allora il più temibile dei conservatori può essere considerato come un comunista se crede francamente che una prudente politica conservatrice serve meglio a questo scopo che non rivoluzioni rovinose e crudeli. Questo per dimostrare la relatività della nozione di "sinistra". Inoltre, se Marx e Freud hanno smascherato non poche cose, non sarebbe utile oggi guardare un po' dietro questa facciata chiamata "la sinistra"? Personalmente, mi mette a disagio che la sinistra diventi troppo spesso il paravento di interessi personali, confessiamolo, perfettamente egoistico-imperialistici. Un politico ambizioso, uno scrittore preoccupato di dare eco alle sue parole, un'équipe di giornalisti che sanno che l'opposizione fa aumentare le tirature ... forse che questa gente non si rivolge d'istinto alla sinistra? Il socialismo diventa uno strumento nelle mani del liberalismo, che si nasconde dietro di lui. Il liberalismo in quanto tale non mi spaventa, ma la mistificazione su scala troppo grande, questo sì. .. Ecco perché io penso che gli uomini onesti che fanno parte della sinistra dovrebbero controllarla, questa sinistra, proprio su questo piano. È tempo di studiare il condizionamento della coscienza non soltanto tra i pescicani del capitalismo, ma anche tra gli studenti che lanciano insulti in un'assemblea. Ma non sarò certo io ad assumermi questo ruolo. Io sono un avversario dichiarato di tutti i ruoli, e più di tutti di quello dello scrittore impegnato. Spiacente, ma su questo non posso essere davvero di nessuna utilità. Sono troppo convinto che in pochissimo tempo scienza e tecnica ci strapperanno da sotto il naso la contrapposizione destra - sinistra e ci sbatteranno in faccia problemi radicalmente diversi. La politica? La mia politica consiste nel prendere le distanze dalle forme - poco importa se vengono da sinistra o da destra. (1968. Traduzione di Lanfranco Binni) Witold Gombrowicz (Maloszyce, Polonia 1904 - Yence, Francia 1969) è emigrato nel 1939 dalla Polonia in Argentina e nel 1963 in Francia. Di lui sono usciti in italiano i romanzi Ferdydurke, La pornografia, Schiavi delle tenebre, Bacacay, Trans-A I/antico, Cosmo, parte dei Diari e i testi teatrali Iwon·aprincipessa di Borgogna, Il matrimonio, Operetta. L'intervista che pubblichiamo è parte del volume Entretiens avec Wito/d Gombrowicz, edito da Pierre Belfond a Parigi nel 1968. Copyright Pierre Belfond. Witold Gombrowicz - 161
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