bottega Witold Gombrowicz La forma.La politica. Intervista con Dominique de Roux Dialogo sulla forma Dominique de Roux - Ho l'impressione che la Sua concezione della forma sia spesso interpretata in maniera eccessivamente restrittiva dai lettori e dalla critica. Viene in genere ridotta a ciò che gli uomini si "formano" nei rapporti reciproci, speculari. È un po' sommario. Witold Gombrowicz - Certamente, è sommario. D.R. - Potrebbe iniziarci agli arcani di questa chimica? W.G. - Non sono uno scienziato. Le mie idee non sono organizzate in sistema, è evidente. Posso tutt'al più ricordare alcune delle situazioni che si trovano nei miei libri. Comunque avvenga, constatiamo che la deformazione che s'instaura nei rapporti interpersonali non è la sola, se non altro perché l'uomo, nella propria essenza più profonda, possiede qualcosa che mi piace definire "l'imperativo della forma", indispensabile - mi sembra - ad ogni creazione organica. Per esempio, il nostro bisogno innato di sviluppare la forma sempre incompiuta: ogni forma iniziata esige un complemento, quando dico A qualcosa mi costringe a dire B, e via di seguito. Questa necessità di sviluppare, di completare, in nome di una certa logica inerente alla forma, svolge un grande ruolo nelle mie opere. In Cosmo, l'azione vive di forme che s'insinuano, inizialmente embrionarie, poi sempre più distinte ... per esempio l'idea di impiccagione... Il mio eroe ne segue le tracce, e brucia, e brucia, gli sembra che qualcosa stia emergendo, che il rebus stia per essere... decifrato ... e ha paura, eppure insiste... e ogni volta la forma precipita di nuovo nel caos. D.R. - Questo stesso imperativo della forma è presente anche in Ferdydurke, nella storia dei due professori. W.G. - Sì. L'imperativo della simmetria e dell'analogia. Il professore dell'Alta Sintesi trova il proprio corrispettivo nel professore dell'Alta Analisi. Il primo agisce sinteticamente, il secondo analiticamente. Il demone della simmetria, presente nell'intero racconto, raggiunge il proprio apogeo nella scena del duello. Quando l'Analista si 150 - Witold Gombrowicz
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