Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

apertura di assurdo e terribile, veramente inaccettabile. - La pantofola, caro don Cosimo, è una calzatura comoda, economica e più compatibile con l'igiene, e anche con la pulizia, di quegli stivaletti di pelle lucida che porta lei. - Lei esce sempre per il rotto della cuffia. Sa fin troppo bene che cosa intendo dire. - Infatti: lei parla come un gran "lustreador", come dicono nel Cile, lustrascarpe maggiore del regno ideale delle estremità inferiori. E non concepisce che in tale regno la pantofola può aspirare alla dittatura. Ha ben poca fantasia, caro don Cosimo. - Sempre in vena di scherzare, lei, amico Mairena. * * * Un bel giorno - Mairena parla ai suoi alunni - i poeti e i filosofi si scambieranno le carte. I poeti canteranno il loro stupore per le grandi imprese metafisiche, in particolar modo per la maggiore di tutte, che pensa l'essere fuori del tempo, l'essenza separata dall'esistenza, come a dire il pesce vivo e all'asciutto, e l'acqua dei fiumi come un'illusione dei pesci. E orneranno le loro lire con ghirlande per cantare questi vecchi miracoli del pensiero umano. I filosofi invece a poco a poco pareranno a lutto le loro viole per pensare, come i poeti, alfugit irreparabile tempus. E per questo declivio romantico giungeranno a una metafisica esistenzialista basata sul tempo; qualcosa in verità di poematico piuttosto che filosofico. Giacché, sarà il filosofo a parlarci di angoscia, l'angoscia essenzialmente poetica dell'essere accanto al nulla, e il poeta che ci parrà ebbro di luce, inebriato dai vecchi superlativi eleatici. E poeta e filosofo staranno facciaa-faccia - mai ostili - e ciascuno lavorerà su ciò che tralascia l'altro. Così parlava Mairena, spingendosi fino a pensare vagamente a un poeta tipo Paul Valéry e a un filosofo tipo Martin Heidegger. * * * È vero - diceva profeticamente il mio maestro - che si avvicinano guerre terribili, rivoluzioni cruentissime, tra le cui cause più profonde potremmo forse segnalare la discordanza tra l'azione e i suoi postulati ideali, e una grande lotta tra l'elementarità e la cultura che affoga il mondo in un'immensa ondata di cinismo. Siamo prossimi a una catastrofe morale di proporzioni gigantesche, nella quale resteranno in piedi solo le virtù ciniche. I politici dovranno aggrapparvisi e governare attraverso di esse. La nostra missione è farci avanti con l'intelligenza per restituire la sua dignità di uomo all'animale. Ecco l'aspetto più profondamente didattico della nostra Scuola Popolare di Sapienza Superiore. 14 -Antonio Machado

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