Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

narrativae poesia Loro e i loro padroni hanno rinchiuso le nostre vite, tutta la vita, mia figlia, il caprimulgo, l'erba sotto le mie mani. Loro e i loro nemici sono uomini anch'essi; il nostro nemico è la loro innocenza. Come posso conciliare questa notte d'estate con i sogni agitati di tutti i miei amici, con una figlia che muore, in un libro, tra le braccia di sua madre, il terrore in ogni voce? Figlia mia, l'amore profondo genera il timore della perdita. Mi volto a guardare la casa. Il mio cuore e il cuore della notte battono affannosamente come se il mondo avesse trattenuto il respiro troppo a lungo, troppo a lungo. DUE Coro Le leggi della matematica si fondano su stelle lontane. La velocità della luce è costante. Uomo Su innumerevoli pianeti solitari la vita intelligente si evolve, osserva e misura l'universo, mette in discussione le sue origini, e scopre alla fine con la teoria e l'osservazione il potere imprigionato nella materia che fa bruciare i soli quasi in eterno. Coro Materia e energia, spirito e corpo, l'unità benevola, così semplice da intuire, così difficile da separare. Uomo Su innumerevoli pianeti quel potere racchiuso nella materia è ricondotto a cicli più ampi, le misure si espandono fino all'incredibile. Ma forme inferiori intente alla conquista, costruiscono impotenti i mezzi della loro distruzione, per poi dover affrontare una semplice prova di saggezza. Coro Sopravviveremo, oppure moriremo? fan McEwan - 139

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