Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

narrativae poesia torto, si erano organizzate per seminare la distruzione. Quando fu divulgata la notizia del bombardamento, la popolazione rimase sconvolta ma non si diede mai a energiche manifestazioni di biasimo. Da allora.in poi tutti i tentativi di impedire il proliferare delle armi nucleari sono stati dei fallimenti completi. Al momento ci sono più di sessantamila testate nucleari, pronte per il lancio e programmate per le destinazioni loro assegnate. Le più piccole di queste sono molto più potenti della bomba di Hiroshima. Se come genere umano ci trovammo di fronte a una semplice prova di saggezza, è chiaro che fin dall'inizio facemmo tutto il possibile per fallirla. Prima di ogni massacro sembra che non manchi mai il prete che benedice i carnefici. I versi del coro nella terza sezione riflettono la mia convinzione che, quali che siano le risorse morali e spirituali necessarie ad evitare la nostra autodistruzione, è improbabile che esse ci siano procurate dalle ciniche burocrazie delle chiese organizzate, nè da quelle sette religiose che sostengono di esser le sole a godere dell'ascolto divino. Se, per esempio, la Chiesa Anglicana perviene, ed è probabile che ci arrivi, all'accettazione dell'idea che nelle donne quanto negli uomini esiste quella dimensione spirituale che consente loro di diventare preti, non sarà tanto perché ne sia convinta, quanto perché, stanca, capitolerà davanti alle trasformazioni del mondo laico. Analogamente può accadere che la Chiesa appoggi l'opposi- ' zione al militarismo, ma mai che, come istituzione, se ne metta a capo. Con questa affermazione non intendo negare, naturalmente, il valore dell'opera di individui eccezionali appartenenti alla Chiesa Anglicana e ad altre chiese. Purtroppo l'intorpidimento delle coscienze prodotto da dogmi secolari, la professionalizzazione della religione e l'immobilizzazione nelle maglie del privilegio hanno praticamente annullato l'esperienza mistica e spirituale che è per molti l'essenza del Cristianesimo. Nei primi trent'anni di questo secolo si è verificata una rivoluzione scientifica il cui significato solo ora cominciamo a intendere dato che le sue ripercussioni oltrepassano i confini della scienza. Spazio, tempo, materia, energia, luce, tutti questi concetti acquistarono un valore del tutto nuovo che avrebbe finito per alterare la nostra visione del mondo e la nostra collocazione in esso. Naturalmente viviamo ancora in un universo newtoniano le cui leggi fisiche sono atte a descrivere e a misurare alla perfezione il mondo dell'esperienza; esse però perdono la loro validità quando si tratta di indagare fenomeni troppo grandi o troppo piccoli. Più importante è il fatto che i nostri abiti mentali, la nostra struttura intellettuale e morale sono conformi a questa visione newtoniana del mondo. L'osservatore imparziale del sistema newtoniano pervade tutte le aree del pensiero umano a tal punto che è difficile descrivere questo mondo del "buon senso" senza ricorrere ai termini di questo sistema. Distacco e oggettività sono le qualità più apprezzate nell'attività intellettuale. La medicina occidentale descrive la personalità umana come una struttura statica (es, io, super-io) e il corpo come un meccanismo complicatissimo le cui parti possono essere curate singolarmente quando si guastano. Noi stessi ci raffiguriamo in movimento attraverso il tempo, e il movimento è concepito come una progressione lineare e ordinata in cui la causa precede invariabilmente l'effetto. Nei casi in cui ciò non può avvenire - per esempio in un sogno di premonizione - facciamo presto a respingere tali esperienze, o a mettere in ridicolo, tacciandoli di superstizio134 - fan McEwan

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