Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

raccontistranieri male che un suono umano: il verso di un corvo. Cra era. Appartiene alle tempeste, alle alluvioni, alle valanghe. Atti del Signore. "Olocausto," gracchia qualcuno debolmente da lassù; Lucy sa che deve trattarsi di Feingold. La ripete continuamente, quella parola. La storia gli fa male: lo fa sembrare così picc;olo! Lucy decide che è possibile esser sazi di atrocità. Le fucilazioni, il gas e i campi di concentramento la annoiano, non si vergogna ad ammetterlo. Sono noiose come la preghiera. La ripetizione diminuisce la convinzione; sta pensando a suo padre che intona lo stesso inno una settimana dopo l'altra. Se si ripete continuamente la stessa preghiera, il cervello non finirà col rivelarsi per poco più che una ruota di preghiera? In sala da pranzo tutte le fonti si stavano prosciugando. Era stantia, quella stanza, una festa mal riuscita. Stavano bevendo birra o Coca o whisky-con-acqua e giocherellando con le briciole della torta sulla tovaglia. C'era ancora un po' di formaggio su un piatto, e mezza ciotola di noccioline salate. "L'impatto dell'Individualismo Romantico," obiettò uno degli umanisti. "Al Frick?" "Non l'ho visto." "Di certo ci vanno piano, bisogna riconoscerlo." Lucy, abbandonata contro una porta, tentò di partecipare alla conversazione. Il sollievo di ascoltare degli atei. Una disegnatrice di copertine che lavorava all'ufficio grafico della casa editrice di Feingold entrò con un cappotto. Feingold l'aveva invitata perché aveva divorziato da poco; aveva paura di vivere sola. Aveva paura che le tendessero un'imboscata nel seminterrato quando andava a lavare. "Dov'é Jimmy?" chiese la disegnatrice. "Nell'altra stanza." "Salutalo da parte mia, ti dispiace?" "Arrivederci," disse Lucy. Gli umanisti - Lucy capì che erano tutti cavalieri pietosi - si alzarono. Una pozzanghera provocata da un piattino rovesciato stava sgocciolando sul pavimento. "Oh, ci penso io," disse Lucy ai cavalieri pietosi, "non dovete assolutamente preoccuparvi." Sopra di lei Feingold e il profugo stanno cavalaindo la stanza di soggiorno. Le loro parole sono granelli. Tutti gli ebrei sono in aria. (traduzionedi Marisa Caramella) Cynthia Ozick è nata a New York e insegna nella locale università. Autrice del romanzo Trust e delle raccolte di racconti The pagan Rabbi, Bloodshed e Levitation. Questo è il suo primo testo tradotto in italiano. Copyright Cynthia Ozick 1982. 128 - CynthiaOzick

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