raccontistranieri Qui finisce la storia di Làsunka E di Rabbi lsrael suo padrone; E l'autore riprende a narrare D'ogni cosa a suo luogo e stagione. (traduzione dall'ebraico di Elena Monselise) Note I) Luogo di riunione per lo studio e per la preghiera. 2) Pezzo di azzima che si mangia la sera di Pasqua finito il pasto. ( 3) Uomini giusti, santi, capi dei Hassidim, membri di una setta con tendenze mistiche, fondata dal Baal-shem-tòv circa duecento anni fa. ( 4) Benedizione del vino che si fa all'apertura del sabato e delle feste. ( 5) Armadio dove si tengono i rotoli della Legge. ( 6) Preghiera che segna la divisione fra i giorni di festa e i giorni feriali. ( 7) Ventunesima lettera dell'alfabeto ebraico. ( 8) In ebraico: shuv tashuv = tornare tornerà. ( 9) Shabbatai Zevì si proclamò Messia nel 1665, e per parecchi anni accentrò in sè le speranze delle folle ebraiche. (10) Rotoli della Legge. Shmuel Yoseph Agnon (Buczacz, Polonia 1888- Gedera, Israele 1979)è tra i maggiori scrittori della letteratura ebraica moderna, premio Nobel per la letteratura I 966. Di lui sono stati tradotti in Italia il romanzo// torto diventerà dirillo (Bompiani 1966) e i Racconti di Gerusalemme (Mondadori 1966). Il racconto che pubblichiamo è apparso per la prima volta in italiano sulla rivista "La Rassegna mensile di Israele" del 195.3che ringraziamo per avercene permessa la riproduzione S.I. Agnon - ll5
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