Linea d'ombra - anno II - n. 4 - febbraio 1984

raccontistranieri Reb Israel Shelomò era nella sua stanza, seduto accanto alla stufa con la pipa spenta a legger racconti straordinari. Dal giorno che Làsunka era scomparsa non era più stato capace di studiare una pagina di Ghemarà. Entra Ester Malca: "Puoi venire un momento in cucina?" "Che ti viene in mente?" "Vedo che hai bisogno di brace per la pipa". Un'occhiata gli dice tutto: "Làsunka!" Ester Malca risponde con un risolino e va di là; e lui dietro. Non è ancora in cucina che già sente far miau, il miau di Làsunka che conosce così bene. Si china a carezzarla, la chiama ghiottona. Ma gli basta guardarla per capire che chiamarla così è schernire un povero, e che da un pezzo non sa più che cosa sia cibo. Intenerito le fa portare pane e latte e intanto va al focolare a riempir la pipa. L'uomo del paniere e l'oste di villaggio, che aspettavano ai due lati del focolare, balzano come un sol uomo ad offrirgli un tizzo e solo allora Reb lsrael Shelomò si accorge della loro presenza. Dice Ester Malca: "Sono loro che hanno riportato Làsunka. Sono brave persone, persone d'oro" .. L'oste vorrebbe subito attaccar l'argomento dei suoi casi, ma Reb lsrael Shelomò interrompe: "Caro il mio uomo, non parole, ma fatti. Eccovi del denaro, dividetevelo". Trae da un ripostiglio una bottiglia di acquavite, ne mesce all'uno e all'altro, tagli a fette di torta, e dice: "Su! benedite!" È noto infatti che quando Reb lsrael Slielomò esercita semplicemente l'ospitalità, dice: mangia, bevi, e nulla più; ma se dice: "Benedici!" è segno che la tua compagnia lo allieta e che ti tratta da ebreo. · L'uomo del paniere va subito a comprare un sacco di perline d'avena, lo rivende, ricompra, rivende, fin che col guadagno ne ricompra due o tre. Visto che gli affari prosperavano andò a cercar l'oste per S.I. Agnon - 113

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