bottega mi nucleari ha reso assurde tutte le possibili strategie di difesa per il nostro piccolo continente. Abbiamo ancora una chance? Se il pericolo atomico ci ha spinto al limite della distruzione, avrebbe dovuto spingersi al limite del silenzio, al limite della sopportazione, al limite del controllo sulla nostra paura, sulle nostre preoccupazioni e sulle nostre vere opinioni. Meteln, 10 agosto 1980. Sono pensabili esseri, dotati di ragione, che non conoscano la frattura dell'uomo moderno in corpo/anima/spirito, e che non riescano a capirla? Cassandra vede compiersi sulla propria carne esattamente questa operazione. Il che significa che nel suo ambiente esistono forze reali che, a seconda del bisogno, le richiedono di rinnegare, pezzo per pezzo, parti di sè. Così impara le tecniche di una devitalizzazione graduale ... Scopro che non riesco più - da quanto tempo ormai? - a vedere Cassandra come figura tragica ..Lei stessa non si sarà vista così. La sua contemporaneità consiste nel modo con cui ha imparato a convivere col dolore? Sarebbe forse il dolore, una specie particolare di dolore, il punto a partire dal quale io la sento sorella, il dolore del farsi soggetto? Troia sarebbe una città costruita sulle rovine di molte altre città distrutte. Una città con un palazzo, una fortezza, case di artigiani, mercanti e scrivani. Templi e luoghi sacri. Il tutto circondato da mura. Intorno, campi e antichi insediamenti. Un fiume: lo Scamandro. Uno stato-città con una dinastia dalla presunta origine divina, con aristocratici (molto imparentati con la famiglia del re), funzionari, generali sacerdoti e sacerdotesse, forse anche latifondisti, contadini, probabilmente anche di stirpe diversa da quella della classe al potere, impiegati per ogni gradino della gerarchia e per finire con la massa dei lavoratori, di cui si sa poco perché essa è citata raramente nelle fonti. E gli schiavi. Troia si sarebbe trovata nell'ambito della cultura micenea, modificato però dall'apporto di popolazioni provenienti dal!'Asia minore -(Ittiti) e da poderosi influssi della cultura minoico cretese. Ma quale era stato l'elemento "minoico" a Troia? Quale importanza ha avuto tutto ciò per il verificarsi di una situazione di conflittualità dovuta soprattutto a culti e religioni diversi costretti a coesistere e nella quale Cassandra potrebbe essere stata coinvolta? Potrebbe essere possibile - e questa sarebbe un'ipotesi utopistica, e non certo storica - che Cassandra, poiché la sua storia dovrebbe essere quella di un processo di liberazione, potrebbe essere possibile che alla fine Cassandra si sia liberata da ogni fede, anche (anzi per prima cosa!) della sua propria? Berlino, 2 gennaio 1981. La storia di Cassandra come la vedo oggi. Cassandra la prima e più amata figlia del re Priamo di Troia, vivace, interessata e attenta alle cose della politica, non vuole sposarsi come hanno fatto la madre Ecuba e le sorelle, nè intende relegarsi nel chiuso 70 - Christa Wolf
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