Linea d'ombra - anno I - n. 3 - ottobre 1983

discussione Alfonso Berardinelli Tipi intellettuali: ruspa,tritacarne, apriscatole,frullatore L'intellettuale-ruspa sa spianare ampi spazi di terreno davanti a sè. Abbatte senza pietà vecchi edifici traballanti. Le sfumature non sono il suo forte. La sua scrittura e il suo modo di procedere hanno qualcosa di irresistibile, irrefutabile, igienicamente riduttivo e distruttivo: in bre- • ve, qualcosa di fragoroso. A un intellettuale-ruspa non si può chiedere di porgere orecchio a ciò che si ode appena. La sua mente è un motore che tutte le mattine si mette in moto per un certo numero di ore e che spiana su un notevole numero di cartelle un notevole numero di terni. La sua specialità è appunto spianare, appianare, appiattire, aprire uno spazio vuoto dove prima si ergeva qualche vecchia costruzione ricca di fascino e di incrostazioni inutili o troppo soggettive. L'intellettuale-ruspa è una macchina non priva di una sua suggestiva brutalità. Anche se non sappiamo che cosa farcene, è il suono del suo stesso motore, il rombo della sua mente in attività, a comunicarci un'impressione quasi convincente di utilità possibile, di austera applicabilità. L'intellettuale-ruspa non è un soprammobile, non è certo un ninnolo, una cosa leziosa e inutile: sia bene inteso. L'intellettuale-ruspa non è un orpello. La sua utilità pubblica è fuori discussione, è un'autoinvestitura, fa parte della sua forma a priori, non si piega al variare dellecircostanze. Se è un retore, l'intellettuale-ruspa è un retore all'ingrosso, non al dettaglio. Produce retorica d'insieme, di grosso peso, di vasta e solida architettura. Non possiamo distinguere in una pagina singola o in un breve capitolo il grano dell'esposizione onestamente veritiera dal loglio della vuotaggine altisonante. Se si deve buttare via qualcosa di quello che ha scritto l'intellettuale-ruspa, questo qualcosa è Alfonso Berardinelli - 57

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