racconti italiani gliata. Ma un qualche demone mi impediva di star zitta. Da troppo tempo respiravo aria di suicidio. Sembrava che tutti gli aspiranti si fossero passati la parola per venirmelo a dire. "È successo qualcosa di particolare?" "Non ti basta quello che si vede in giro?'! replicò. E sta' zitta una buona volta, insomma! · · "Lo sai che cosa si deve fare se si vuole essere cremati?" Qui ero preparata. Glielo spiegai, cercando di tranquillizzarlo: era s~mplicissimo. "Sei sicura?" ''Assolutamente''. La cosa parve rasserenarlo: . "Ho fatto testamento", tornò a incalzare. "Sai l'indirizzo di un .notaio?" Prima che rispondessi, mi specificò che requisiti dove~· avere ir notaio. . . . . Gli dissi allora che il mio non andava bene e che avrei chiesto ad amici. Mi guardò sospettoso:. temeva .che volessi prènder tempo, costringendolo a rinviare la sua decisione. E invece no, il notaio che voleva lui non sapevo dove trovario, ammesso che esistesse. Mi versai una cospicua dose di whisky nel bicchiere sulla tavola apparecchiata. Di mangiare non era più il caso di parlarne. E sì che avevo passato la n1attina alla ricerca dei suoi cibi preferiti, neanche facili da trovare_:.:Purtroppo me li ricordavo tutti: ho una maniacale. attenzione per i gusti gastronomici degli amici, e in genere per le loro predilezioni minime, consapevole che a soddisfare le loro aspettative primarie non ce la farò mai. Si impadronì a sua volta della bottiglia e si servì generosamente. "Ma non avevi smesso di bere?" Alzò le spalle: ormai. Un torvo silenzio ci calò addosso. Lo interruppe lui: "Non mi hai ancora detto come stai". Allargai le braccia. '' Al solito''. Certo non avevo il tempo di pensare a me, neanche per ammazzarmi, sarebbe stato poco delicato. "Tu hai una forza apparentemente dimessa ma in realtà inflessibile", affermò perentorio, come chi non tollera obiezioni. Già, non è il caso di preoccuparsi per me. Io ce la faccio, è notorio. Una lunga pausa. "Come ci siamo ridotti!" Mai che dicano: "Come mi sono ridotto!" "È morto Giulio", dissi per associazione di idee. "Te lo ricordi?" "Sì, me l'hanno detto. Francamente non è che mi fosse molto simpatico". "A me invece lo era molto'', dissi con un soprassalto di coraggio. Grazia Cherchi - 31
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