racconti italiani immediatamente spengo la macchina, ma non sento più nulla. Altre volte intravvedo con la coda dell'occhio un movimento rapido dietro di me, come fossero i materassini di gommapiuma, o i ritti del salto in alto, ma loro sono sempre più veloci di me, e quando il mio occhio è ben fissa su di loro sono tutti fermi. Mi chiedo se riuscirò un giorno a batterli sul tempo, quei lazzaroni. Sì, mi piace questo lavoro, perché lascia la mente libera. Anche se forse la mia è una di quelle menti che sarebbe bene non lasciare troppo libere. Benedetta Arola (Torino 1945)vive a Torino, dove lavora come operatrice scolastica. Questo è il suo primo racconto pubblicato. ~, NATSUMSE:OSE:KI GU~NCl~LE: D'E:RB~ L'uomo, la natura, la vita intesa come la più raffinata opera d'arte. Uno dei più grandi romanzi del Giappone inizio secolo. EDITORIALENUOVA
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