Quale poeta non si rode nel vedere i suoi colleghi scriver bene come lui? Ma piuttosto che scrivessero meglio, vorrebbe tutti i suoi rivali all'inferno. narrativae poesia Quando l'Emulazione non raggiunge il suo scopo, si trasforma in Invidia, punge e sibila; all'amor proprio cede la più salda amicizia, se la disparità non ci fa gioco. O vanità degli uomini! Razza incredibile! Tutte le tue follie, chi potrebbe descriver/e? Egoismo, ambizione, invidia, orgoglio, dei nostri cuori si dividono l'impero. Date ad altri ricchezze, potere e distinzione, e saranno altrettante usurpazioni fatte a me. Non posso aspirare a un rango superiore, ma quando tu scendi, io sembro salire. Di Pope non posso leggere un verso senza, con un sospiro, desiderar/o mio; eppure lui può f 1SSarein un distico più senso che in una sestina io; e ciò di gelosia mi dà una tale fitta che grido: ,,Lui e il suo genio, peste li colga!,, Mi arrovello per essere da Gay superato nel mio stesso umoristico stile mordace. Arbuthnot non è più amico mio, perché osa far mostra d'ironia, quando io l'ho introdotta per primo, l'ho raffinata e ho insegnato ad usarla. St. John, come anche Pultney, sanno che nella prosa non son l'ultimo venuto; e finché non mi hanno reso obsoleto, potevo distruggere un ministro di Stato: se il mio orgoglio hanno cosl mortificato, e mi hanno fatto gettar via la penna; se li ha soccorsi il Cielo con simili talenti, non ho ragione, io, di detestarli? A tutti i miei nemici, cara Fortuna, manda i tuoi doni; ma non ai miei amici. Quello posso accettar/o docilmente; questo d'invidia mi fa impazzire. Come prologo tanto può bastare, veniamo dunque al tema del poema. Jonathan Swift - 169
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