Linea d'ombra - anno I - n. 3 - ottobre 1983

na"ativa e poesia J onathan Swift In mortedel dottorSwift (1731) Traduzione di Lodovico Terzi PoichéLa Rochefoucauldtrae le sue massime dallanatura, io le credo vere: non denotano in lui una mente corrotta; il difetto è nel genereumano. Questamassimaapparefra tutte lapiù oltraggiosaper il nostro cuore: "Nelleavversitàdegliamici,per prima cosa facciamo i nostricontipersonali; e per agevolarcila naturacortese ce ne mostragli aspetti vantaggiosi. "I Se a sentirquestoperdete lapazienza, siano ragioneed esperienzaa provarlo. Tutti vediamocon occhi invidiosi un nostropari su di noi innalzato. Chi non vorrebbea uno spettacoloaffoliato, lui staredritto in piedi, teneregli altrigiù? Vogliobene al mio amico quanto te; ma perchém'impediscela vista? Perciòlasciatemi il posto più alto, solo di un pollice, non chiedodi più. Se in battagliadovessecapitarti che·l'uomo a tepiù carofra tutti compisseun'impresaeroica,uccidesse un campione,conquistasseun trofeo, piuttosto chesentirticoslsopravvanzato, non vorrestii suoi allorirecisi? Il buon caroNed ha un attaccodi gotta, è a letto torturatodal dolore, e tu no: con quantapazienzaascoltii suoi gemiti! e chefortuna che non tocchia te! 168 - JonathanSwift

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