Linea d'ombra - anno I - n. 3 - ottobre 1983

narrativae cinema prio davanti. . Si blocca a fissare l'animale, che d'improvviso alza le zampe anteriori con leggerezza e, una di qua una di là, le posa sopra le spalle di Burro. I due si guardano negli occhi. Burro lo fissa incantato. Non sa parlare. Il cane ha una tenerezza umana negli occhi. Burro è commosso. L'unica cosa che può fare è un gesto, una carezza tremante sulla testa dell'animale, il quale subito si posa a terra. Burro si gira, apre la porta di casa, entra, e poi tiene la porta aperta per far entrare il cane. Ma il cane non c'è più. Allora Burro esce per fermarlo. BURRO: Ehi! Ehi! Con questo grido di richiamo si muove nella nebbia, che ha cancellato completamente l'animale. Scompare anche lui nella nebbia, chiamandolo: BURRO: Bobby! Bobby! Bobby! Un uomo alto, sui trent'anni, col berretto in testa da addetto ai servizi di sicurezza del comune, è dietro alla colonna del portico e guarda ... .. .il cagnone che conosciamo fermo a pochi passi da lui nella piazza e con la testa che fruga nell'immondizia di un bidone ribaltato. L'uomo è di spalle, con le mani dietro la schiena che tengono serrato il classico laccio degli accalappiacani. Ora si sposta con cautela verso l'animale per afferrarlo col laccio, ma il cane si muove e si allontana. Seguiamo il cane che si ferma ad odorare un gradino del monumento ai caduti. L'accalappiacani riesce a nascondersi dietro al monumento, ed è a pochi metri dall'animale. Burro ha raggiunto il portoncino e si accorge che il cane sta per essere preso dall'accalappiacani. Raccoglie un sasso da terra. Quando l'accalappiacani ha già la frusta in alto per lanciarla contro il collo dell'animale, il sasso lanciato da Burro fa scappare il cane. L'accalappiacani guarda disorientato verso Bruno, il quale, senza far caso a lui, si mette a correre dietro l'animale. L'animale e Burro si rincorrono lungo il viale. Non li vediamo più. Ma sentiamo delle parole confuse di Burro e un abbaiare festoso come se i due si divertissero a farsi festa. Tonino Guerra - 167

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